Otto giornate e due pause nazionali dopo, è tempo di tirare le prime somme in Liga. Il campionato spagnolo, già da qualche stagione, sta regalando verdetti e partite sorprendenti, anche grazie al momento storico che le big (per un motivo o per un altro) stanno attraversando. In uno scenario così instabile, hanno preso coraggio quelle realtà più piccole, diventate davvero insidiose col passare degli anni. Anche quest’anno le squadre rivelazione non stanno venendo meno: Osasuna e Rayo Vallecano hanno cominciato alla grande il campionato, ma dov’è che possono arrivare?
I rojillos hanno conquistato 14 punti nelle prime 8 giornate: un bottino che va oltre i piazzamenti di metà classifica degli ultimi anni. I ragazzi di Elustondo non sono nuovi, infatti, a campionati di alto livello e l’ottima partenza in questa può suonare come un allarme per i piani alti in Liga: l’Osasuna può contendere un posto per l’Europa. Certo, resta difficile pensare che i navarri possano dare battaglia per la qualificazione in Champions League visto il livello della rosa, che sul piano puramente tecnico è inferiore ad altre (e lo si è ben visto nelle sconfitte interne con Betis e Valencia). Tuttavia, Europa League e Conference restano ampiamente alla portata: i rojillos hanno dato prova di saper essere continui nell’arco di una stagione ed esserlo in Spagna, in un momento storico in cui nemmeno le più blasonate sanno dare continuità ai risultati, potrà essere determinante.
A Madrid, invece, è sempre difficile ritagliarsi un posto sotto i riflettori. Condividere la città con Real e Atlético sarebbe penalizzante per chiunque, ma forse è proprio l’ombra di questi due giganti che sta permettendo al Rayo di crescere nella sua Vallecas. Il quartiere più caldo di Madrid sta vivendo un sogno e non ha intenzione di svegliarsi: dalla promozione dopo due anni di assenza dalla Primera División al 6º posto in campionato, passando per l’acquisto di Falcao. Un’estate indimenticabile per i matagigantes, che qualche vittima illustre l’hanno pure lasciata lungo il cammino: 13 punti (uno in meno dell’Osasuna, contro cui hanno perso per 1-0 l’ultimo turno di campionato) passati anche per le grandi vittorie a Bilbao e col Getafe. Se i madrileni reggeranno per insidiare la corsa all’Europa è difficile dirlo, ma se alla lunga dovessero mollare la presa, niente paura: una salvezza tranquilla e un piazzamento a metà classifica sarebbero ottime fondamenta su cui costruire il futuro.
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