Quando Grecia e Belgio si incontrarono sul suolo dell’ex Heysel di Bruxelles, dovetti scrivere di una gran partita organizzata da Michael Skibbe: gli ellenici passarono in vantaggio, una sciocchezza di Tachtsidis (espulso) valse un finale di sofferenza in cui Lukaku segnò all’89’. Questa sera, quando cioè la contesa si è spostata al Pireo, il copione è stato quasi rovesciato ma pur con un unico comune denominatore: il Belgio vincente. Se a marzo quel pari (ve l’ho raccontato QUI) suonò come una vittoria, questa vittoria odierna ha lo stesso sapore ma elevato al quadrato. In Belgio segnò Mitroglou oggi non convocato probabilmente per vicende di mercato, in Grecia stasera ha segnato Zeca che all’Heysel debuttò per la prima volta con la maglia ellenica. Coincidenze che si mischiano con la concretezza di Lukaku, decisivo in entrambe le sfide. E con un’ulteriore conferma del fatto che questa Grecia dovrà sudarsi la qualificazione al Mondiale ben più di quanto ipotizzato inizialmente.
Primo tempo – Si comincia, sembra che i padroni di casa al Karaiskakis siano i Diavoli Rossi: Fellaini subito dà il via ai suoi inserimenti (che a dire il vero saranno meno del solito) presentandosi in fuorigioco, poi Mertens va ad incunearsi tra le maglie degli opliti ellenici e calcia a lato rispetto ai pali difesi da Karnezis. Nel complesso i ragazzi di Skibbe escono dal guscio sopo dopo un quarto d’ora, quando prima Anstasios Donis mira l’angolino basso ma trova l’opposizione di Courtois (prima punta ma supportato da Fortunis, il numero 11), poi invece è Kostantinos Stafylidis a ricever palla, scagliare una conclusione e, per sua sfortuna, colpire in pieno il palo. Un pericolo non da poco per il Belgio, che prima d’ora non aveva mai subito realmente le iniziative greche, ma che anche poco dopo si ritroverà a sudare quando la botta del 30enne Giannis Maniatis per poco non è entrata in porta. Nel complesso Το Πειρατικό guadagna metri, colleziona calci d’angolo fino a quando una grande parata di Orestis Karnezis su Vertonghen convince Skibbe ad abbassare il baricentro e pensar prima a non prendere gol. Anche perché i Rode Duivels si rendono ben pericolosi, prima con un’incursione di De Bruyne con annessa fucilata e poi con una conclusione di Alderweireld da fuori area. Finisce così il primo tempo, con l’arrembaggio dei Rouges e con Η Γαλανόλευκη a richiudersi a riccio tentando di uscire dalla morsa ospite con la qualità dei suoi palleggiatori.
Secondo tempo – Quando il polacco Marciniak fischia il ricominciar delle ostilità, il gioco si incattivisce: Meunier e Dembele ricevono un giallo a testa sotto i loro occhi per due interventi altamente scomposti, a loro si aggiunge Samaris per un’entrata in ritardo, nel frattempo c’era stato Giorgios Tzavellas a concluder da lontano ma a trovar nient’altro che la deviazione di uno dei baluardi difensivi di Martinez. Passano pochi minuti e dall’ennesimo fallo di Dembele scaturisce una punizione pennellata all’indirizzo di Tziolis il cui colpo di testa da ottima posizione è terminato fuori. Il ritmo vede un improvviso rallentamento, la Grecia è un pugile messo quasi al ko e Skibbe per qualche strana ragione sostituisce Stafylidis col pari ruolo Charalampos Lykogiannis. Tutto sembra avviarsi verso un finale scialbo, ma le reti arrivano a grappoli, tutte insieme: al 71′ ci pensa Jan Vertonghen a gonfiar la rete beffando Karnezis, poi al 73′ il vantaggio viene annullato da una gran conclusione di Zeca su assist di Tzavellas. Finita? Macché, perché per mantener la media di un gol ogni due minuti c’è Romelu Lukaku: i giri sul cronometro sono 75′ quando l’ariete di Mourinho salta perfettamente a colpire di testa deviando imparabilmente il crosso recapitatogli con contagiri da Thomas Meunier. Una beffa fin troppo grande per Το Πειρατικό, che pur guidato da Fortounis può far ben poco. Martinez inserisce Hazard per Dembele, Lukaku tenta di trovar la doppietta, poi Skibbe getta in campo la carta Bakasetas (out Maniatis) per tentar l’assalto. Pure Vellios avrà qualche minuto nel finale per incidere, rilevando Fortounis e prendendo le chiavi dell’attacco ellenico, ma proprio sullo scoccare del novantesimo la Grecia deve ringraziare Karnezis per una parata strepitosa a bloccare un tiro di Dries Mertens. Eccola, l’ultima cartolina dal Pireo in una notte che sarebbe potuta esser ben più positiva. Anche perché la Bosnia oggi ha vinto, e al momento occupa il secondo posto nel girone dietro al Belgio (22). A 14 punti, Dzeko e compagno hanno un margine di +1 su Fortounis e colleghi. Brividi.
Il tabellino:
Grecia (4-4-1-1): Karnezis; Maniatis (dall’85’ Bakasetas), Manolas, Sokratis, Tzavellas; Zeca, Tziolis, Samaris, Stafylidis (dal 69′ Lykogiannis); Fortounis (dall’89’ Vellios); Donis. Ct: Skibbe
Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Meunier, Fellaini (dall’89’ Dedoncker), Dembele (dal 74′ Hazard), Carrasco (dal 79′ Chadli); De Bruyne, Lukaku, Mertens. Ct: Martinez
Reti: 70′ Vertonghen, 73′ Zeca, 74′ Lukaku. Ammoniti: Samaris (G), Meunier, Dembele, Carrasco, De Bruyne (B). Arbitro: Marciniak (Polonia).
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