Nonostante la cerimonia d’apertura non ci sia ancora stata, A Rio le Olimpiadi sono già partite. Il primo torneo ad essere iniziato è il calcio con le donne che hanno inaugurato la manifestazione. Oggi il fischio d’inizio ci sarà per gli uomini e alle 21:00 saranno i padroni di casa del Brasile a scendere in campo. Il clima, però, non è dei migliori. Le ultime due spedizioni, infatti, hanno visto la nazionale “verdeoro” abbandonare il campo a testa china. Ma se l’uscita ai gironi della Copa del Centenario, contro il Perù, fa male, l’umiliante sette a uno subito dalla Germania nella semifinale Mondiale è una sconfitta che difficilmente verrà dimenticata. In entrambe le circostanze, però, i “pentacampeones” hanno dovuto fare a meno del loro giocatore più importante, Neymar. L’asso del Barcellona, stavolta, è presente e vuole far dimenticare le recenti delusioni trascinando i suoi compagni e la sua gente alla conquista dell’oro olimpico.
Nel Barcellona si è notato di meno (forse per la presenza di altri due fenomeni come Messi e Suarez), ma in nazionale invece la differenza è netta. Con Neymar in campo i “verdeoro” sono tutta un’altra squadra. Normale, verrebbe da dire, visto le straordinarie capacità del ragazzo e non solo tecniche, ma anche carismatiche. Infatti il numero 10 brasiliano è un leader capace di dare la scossa nei momenti di difficoltà. Il Brasile ha sperimentato cosa significa giocare senza Neymar e spera che questa situazione non si ripeta perché imporsi in questa Olimpiade sarebbe troppo importante. Un eventuale vittoria darebbe nuova enfasi a una squadra che moralmente è a pezzi. Perché se è vero che la maggior parte dei convocati non era in campo né contro la Germania né contro il Perù, è altrettanto vero che il peso di dover giocare per cancellare due debacle non è facile da sopportare. Però stavolta Tite, l’allenatore subentrato a Dunga, può contare su un certo Neymar, un attaccante preziosissimo, proprio come l’oro.
Cancellare definitivamente il passato non si può. Il ricordo di quelle notti in cui il dolore e la tristezza si sono stampati sul volto dei tifosi brasiliani resteranno. L’unica medicina con cui calmare le acque è conquistare l’oro olimpico. La pressione è tanta, il margine di errore nullo. Il popolo brasiliano ha una sola speranza e si chiama Neymar, un ragazzo d’oro a cui viene chiesto l’oro, quello olimpico.
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