Oribe Peralta uomo copertina di una rinascita, giocatore simbolo della vittoria più preziosa. Quella tra Club America e Cruz Azul è una partita sentitissima, non ai livelli del Clásico de los Clásicos contro le Chivas ma sicuramente il derby di Città del Messico più importante e più seguito del calcio messicano.
È il Clásico Joven, la partita che più di ogni altra poteva risollevare il semestre di entrambe. Il Club America arrivava con le ossa rotte da un derby perso contro le Chivas in maniera netta: smarrito, vuoto e senza identità lo scudo delle due Americhe, lontano dal blasone e dallo splendore di chi domina la leggenda del calcio nazionale.
Il Cruz Azul non aveva sconfitte illustri alle spalle ma in classifica si presentava ancora peggio: pochi punti, una vittoria in 7 partite e un Paco Jemez che ancora non è riuscito a portare la sua impronta europea nel calcio messicano.
Un’ultima spiaggia per entrambe, per risalire e credere ancora in un Clausura positivo, ma c’è spazio solamente per una vincitrice.
E la vincitrice è quella che ha l’uomo giusto per queste partite. In Messico è una leggenda vivente, si chiama Oribe Peralta e di mestiere fa gol, tanti gol. Il faccia a faccia con il Cruz Azul e il senso di responsabilità di guarire un’inaspettata crisi americanista lo ha portato a giocare una prova di primissima fascia condita da due gol, quelli che firmano il 2-0 finale.
Due gol d’autore, da centravanti puro. Uno sugli sviluppi di un corner con un grandissimo stacco aereo, l’altro su imbeccata di Renato Ibarra, incontenibile a tratti in questa partita, con inserimento perfetto e conclusione spietatamente efficace.
Risorge il Club America che d’improvviso può tornare a sperare: la zona play off non è distante (1 punto o due nel caso il Santos Laguna dovesse vincere il posticipo con il Necaxa) e ad una squadra così non serve per forza il grande piazzamento per fare da padrona nella Liguila finale e sognare il titolo. La Volpe finalmente può sorridere e lavorare con serietà per impostare questa grande rimonta: un Clásico per risorgere dopo aver toccato il fondo appena una settimana fa aggrappandosi alle enormi spalle di Oribe Peralta, l’uomo giusto al momento giusto.
Per il Cruz Azul invece notte fonda: classifica da brividi e dal prossimo anno potrebbe anche essere necessario cominciare a controllare la classifica Promedio per evitare di trovarsi troppo presto a combattere per non retrocedere.
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