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Oriana, ma non solo: quante donne nel calcio

La favola Dybala ha una attrice non protagonista: si chiama Oriana Sabatini ed è la moglie dell’attaccante della Roma che è stata decisiva nella decisione del calciatore argentino. La ragazza non ha mai detto “no” all’Arabia lasciando spazio e modo al marito di pensarci, ma sebbene non abbia forzato la mano per convincere in un senso o nell’altro la sua “Joya”,  non è mai stata entusiasta del trasferimento. Non è certo la prima volta che le donne hanno peso sul mercato. Anzi, spesso sono ai vertici del calcio.

Kristen, Wanda, Helena, Agustina e le due Veronique

Uno dei casi più noti legati alle donne decisive nelle trattative si lega a Veronique Zidane. La moglie del centrocampista francese non si è mai ambientata a Torino e quando si è presentata l’occasione di trasferirsi al Real Madrid non ci ha pensato due volte a fare le valigie al marito e lasciare l’Italia e la Juventus. Chi invece si è innamorata del nostro paese è Helena Seger, compagna di vita di Ibrahimovic che ha scelto Milano anche per il post carriera. Milano ha fatto innamorare anche Agustina Gandolfo, moglie di Lautaro Martinez che ha rifiutato il Barcellona anche grazie a lei. A volte i suggerimenti non danno i frutti sperati: Kristen Shevchenko spinse  per il trasferimento a Londra, sponda Chelsea, dove l’ucraino iniziò il declino della sua carriera. Wanda Nara non avrebbe mai lasciato Milano, ma poi si è dovuta rassegnare. Anche la scelta di Veronique Rabiot per il figlio non è ancora azzeccata. Ha rifiutato il rinnovo con la Juventus ma Adrien è ancora senza squadra.

Lina, Maria Sole e Rafalea: le donne al potere

Maria Sole Ferrieri Caputi
Immagini | Ansa

In generale, come è (stra)giusto che sia, come negli altri ambiti le donne si sino sapute ritagliare lo spazio anche in un mondo storicamente maschilista come il calcio. E, come nelle altre aziende, spesso si sono dimostrate più efficaci degli uomini quando sono state chiamate al comando delle operazioni. Dettano legge. A Roma non si muove una foglia senza che non ci sia la firma e l’ok di Lina Souloukou. Le pioniere sono da rintracciare sempre nella capitale, quando la gestione di Rossella Sensi portò la Roma a sfiorare lo scudetto. Barbara Berlusconi è stata alla guida del Milan ed è stata anche presidente della onlus Fondazione Milan. A rompere finalmente gli schemi maschilisti nel calcio è stata anche Maria Sole Ferriero Caputi, che ormai dirige regolarmente in serie A. E poi c’è Rafaela Pimenta, che ha ereditato l’impero di Raiola ed è diventata la donna più potente nel mondo del calcio.

 

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