L’Ajax continua a vincere in Eredivisie per non far scappare definitivamente il Feyenoord che dista 5 lunghezze. Gli uomini di Bosz, dopo una partenza a singhiozzo, si sono stabilizzati e hanno inanellato la quarta vittoria consecutiva. Oltre un reparto offensivo prolifico, anche la difesa è diventata più solida con 2 sole reti subite nelle ultime 5 gare. A sorprendere è soprattutto Andrè Onana, portiere classe ’96 che sta vestendo la maglia da titolare da inizio stagione. Il numero 1 ha tolto il posto a Krul, costringendolo al trasferimento nella sessione invernale di mercato. Andiamo a conoscere meglio il ragazzo e le sue caratteristiche…
ONANA: DALLA CANTERA DEL BARCELLONA A TITOLARE NELL’AJAX
Andrè Onana nasce a Nkol Ngok nel 1996 in Camerun. Il ragazzo, dopo diversi provini, viene tesserato dalla cantera del Barcellona proprio per il fisico possente nonostante i 14 anni di età. Dal 2010 al 2015 indosserà la maglia blaugrana mettendo in mostra tutta la sua reattività tra i pali. Il giovane cresce con costanza, aumentando il senso della posizione e soprattutto le uscite basse: il suo modo di contrastare gli avversari ricorda molto un portiere di calcio a 5. Nel 2015 l’Ajax lo visione e decide di strapparlo alla concorrenza facendolo trasferire ad Amsterdam per poterlo aggregare allo Jong Ajax in Eerste Divisie. Onana diventa immediatamente titolare disputando 39 partite e subendo 66 reti. La media non è ottima, ma la società è convinta a puntare su di lui.
Nell’estate del 2016 giunge la rivoluzione in casa dei lancieri: De Boer abbandona dopo 6 anni i biancorossi per scendere a Milano, sponda Inter. Anche Milik, il bomber che ha trascinato la squadra verso un titolo svanito negli ultimi 90 minuti, passa al Napoli. L’ultimo grande addio è quello di Cillessen con destinazione Barcellona: la partenza del portiere mette in difficoltà la società. Bosz, alla fine, decide di dare piena fiducia al portierino della “primavera” Onana. Per tutelare l’azzardo arriva anche dal Newcastle Tim Krul, estremo difensore già nel giro della nazionale, con un infortunio da smaltire.
Il camerunese si appropria immediatamente della porta, anche se nelle prime 3 gare, complice la poca esperienza e l’emozione, commette qualche errore di troppo. L’insicurezza, con il passare degli incontro, inizia a scemare e anche la difesa torna ad essere solida e rocciosa. Onana ha, fin qui, disputato 18 gare su 21 incassando 11 reti. Sulla coscienza ha la gara contro il Willem, la prima in Eredivisie, dove una “papera” ha compromesso il match perso per 2-1. Da quel momento in poi, il n°1, ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto al collega Krul: tra i pali resta reattivo e rimane in piedi fino all’ultimo istante. Perfetto nelle uscite basse che costringono l’attaccante a calciargli addosso. Anche con i piedi non è niente male, con rilanci lunghi e precisi, essenziali per far ripartire le azioni in contropiede. Un portiere a tutto tondo che ha la sua arma migliore nei riflessi felini e nei colpi di reni straordinari.
Bosz da quel momento non lo ha più tolto dal campo a scapito proprio di Krul: l’ex Newcastle, ripresosi dall’infortunio, vuole conquistare nuovamente la convocazione in nazionale, ma con Onana è stato rilegato in panchina. L’inattività stava pesando e nel mercato invernale ha chiesto il trasferimento all’Az, formazione ideale per tornare a giocare con regolarità. Un addio dovuto ad un classe ’96 che, piano piano, si sta consolidando come miglior portiere della stagione. Peccato la sua mancata convocazione con il Camerun per la Coppa d’Africa, ma di tempo per recuperare ne ha ancora tanto. Vi lascio con un video per mettere in evidenza la sua grande reattività, nonostante l’altezza di 190 cm: