Per ovvi motivi e soprattutto per portata storica la delusione non può essere paragonata al Maracanazo del 1950 0 anche al Mineirazo di due anni fa contro la Germania, ma il Brasile femminile ieri ha subito una sconfitta che sarà davvero pesante da digerire nella prima semifinale del torneo olimpico di calcio. La Svezia, vera rivelazione del torneo ha infatti eliminato le favoritissime padrone di casa. La partita non si è sbloccata arrivando sul punteggio di 0-0 anche alla fine dei tempi supplementari, decisivi sono dunque stati i calci i calci di rigore che hanno visto trionfare le scandinave per 4-3, per le brasiliane sono stati decisivi in negativo gli errori dal dischetto di Cristiane e Andressa.
Protagonista mancata della partita è stata Marta, la cinque vote FIFA Women’s World Player of the Year, è scoppiata a piangere a dirotto al termine della partita rilasciando questa dichiarazione: “Adesso cerchiamo di rimettere insieme i pezzi e di prenderci almeno il bronzo. Dovevamo fare gol durante la partita, sapevamo che la Svezia avrebbe giocato in quel modo, e i rigori sono la solita lotteria. E’ andata male, e soffriamo molto. Ora non saprei proprio cosa dire alle mie compagne, spero che i tifosi e il paese ci facciano sentire tutto il loro sostegno nella finale per il terzo posto”.
La Svezia, che ricordiamo non si è qualificata direttamente ma è arrivata ai Giochi passando attraverso il torneo preolimpico, sta stupendo tutto il mondo del calcio femminile, il loro torneo è stato infatti un continuo crescendo. Non sono state infatti poche le difficoltà emerse nella fase a gironi, con la pesante sconfitta subita proprio contro le brasiliane per 5-1, ma proprio quella batosta è servita alle svedesi per rendersi conto dei propri mezzi e trasformare le necessità in virtù. Nei quarti di finale sono così riuscite ad eliminare gli Usa, campioni olimpici e mondiali in carica, ed ora le Brasiliane prendendosi un’incommensurabile rivincita. Sia le statunitensi che le verdeoro, hanno dominato gli incontri, come era pronosticabile, tuttavia grazie ad un rigoroso ordine tattico e a una accorta fase difensiva, disegnata e diretta dalla CT Sundhage, le nordiche sono riuscite nell’impresa di portare entrambe corazzate ai calci di rigore, e poi la dea bendata ha fatto il resto.
Nell’altra semifinale, sono invece state le Tedesche a trionfare per 2-0 contro la Cina, mettendo in scena una gara di gran pragmatismo e concretezza. A prescindere infatti delle indiscutibili individualità a livello tecnico, il vero punto di forza della squadra di Silvia Neid è l’eccellente coesione del gruppo, capace di resistere nei momenti più difficili per poi mettere al tappeto l’avversario alla prima occasione utile con una Melania Behringer, in un grande momento di forma, sono già 5 i suoi goal nel torneo femminile
Il 19 agosto, alle 22:30 ora italiana al Maracanã di Rio De Janeiro, vi sarà dunque l’ultimo atto del torneo olimpico di calcio femminile che vedrà contrapposte la sorpresa, e a questo punto spensierata Svezia e la Germania, che dopo i tre i bronzi conquistati nelle precedenti edizioni punta con decisione al primo storico oro in questa disciplina.