Le olandesi in Conference regalano tutti i risultati possibili: tolto il Vitesse, messo ko dalla Roma, l’unica formazione a strappare il successo è il Feyenoord con un bel pokerissimo in casa del Partizan Belgrado. Combattuto anche il match al Philips Stadion il Psv che crolla nel primo tempo, recupera nel secondo e strappa un clamoroso 4-4 contro il Copenaghen, lasciando apertissimo il discorso qualificazione. Male l’AZ che crolla, in pieno recupero, contro il Bodo-Glimt e, adesso, servirà una prestazione incredibile all’AFAS Stadion per ribaltare il risultato e volare ai quarti di finale.
IL FEYENOORD È AI QUARTI DI CONFERENCE: PSV, GARA INFINITA. L’AZ È L’UNICA NOTA NEGATIVA CON IL VITESSE
La parentesi europea non è stata eccezionale per le formazioni olandesi in Conference: l’unica ad uscirne vittoriosa è il Feyenoord, autore di una grande impresa sul campo del Partizan. Al triplice fischio, i Rotterdammers hanno chiuso con il fantastico risultato di 5-2, uno score che cancella tutte le voci negative che avevano travolto la squadra dopo un solo punto rimediato in 2 giornate di Eredivisie: il terzo posto è a rischio e il titolo si allontana, ma in Europa tutto va per il verso giusto. La prima frazione è abbastanza equilibrata con Toornstra che risponde al momentaneo vantaggio di Natcho: nella ripresa la musica, inizialmente, è la stessa con Jovic che regala subito il 2-1 e Dessers che replica 6 minuti dopo, riportando il parziale sul pari. Da lì in poi si scatenano i biancorossi che travolgono letteralmente gli avversari: in un quarto d’ora gonfiano la rete Geertruida, Sinisterra e Toornstra per la sua doppietta personale. Un vero e proprio ciclone che permette a Slot di mettere un piede già ai quarti di finale di Conference. Al ritorno, il Partizan, dovrà vincere con uno scarto i 3 reti per accedere ai supplementari: il Feyenoord sorride e riporta la testa già all’Eredivisie.
Quasi un’impresa quella del Psv che regala ai propri tifosi una partita infinita e ricca di emozioni: i Boeren giocano un match dalle due facce con tanti errori nel primo tempo e tanto coraggio nella ripresa, ripagato dal pareggio nel finale di una gara completamente compromessa. Al Philips Stadion si presenta il Copenaghen, formazione già esperta in ambito europeo, avvezza a disputare a Champions League. I danesi dominano la prima frazione di gioco chiudendo il parziale sul 3-1: Johannesson, Biel e Leager vanificano la rete del momentaneo pari di Gakpo. Schmidt si fa sentire negli spogliatoi e nella ripresa, la squadra ha tutt’altro piglio: le distrazioni spariscono e il gioco sale di qualità e questo porta ad una rimonta incredibile: il Copenaghen viene schiacciato e, prima Doan e poi Gakpo, regalano il 3-3. Tra le due realizzazioni c’è d’annotare anche il penalty sbagliato proprio da Gakpo che si è fatto ipnotizzare dall’estremo difensore avversario. Dopo tutta questa fatica, i danesi hanno un guizzo d’orgoglio e riescono, tra mille difficoltà, a tornare in vantaggio a 10 dalla fine grazie a Biel, anche lui autore di una doppietta. Il Psv non ci sta dopo una rimonta così incredibile e, per la seconda volta, acciuffa il risultato con il 4-4 di Zahavi che lascia tante speranze per il ritorno: Schmidt può solo vincere giovedì prossimo per accedere ai quarti di finale di Conference League.
Situazione diversa per l’AZ Alkmaar che, dopo aver acciuffato il pareggio, crolla nel recupero, vanificando una partita ottima contro il Bodo-Glimt. Il clima norvegese non ha aiutato il gioco degli olandesi troppo macchinosi e disattenti in difesa: il match parte nel peggiore dei modi con i padroni di casa che trovano il vantaggio grazie a Pellegrino poco prima del duplice fischio. Negli spogliatoi, Jansen cerca di dare nuove direttive ai suoi per provare a riequilibrare l’incontro: i secondo tempo ha tutt’altra spinta con gli ospiti alla ricerca del pari, ma troppo imprecisi sotto porta. Alla fine, il continuo insistere, porta Aboukhlal a firmare il pari dopo essere entrato da appena 13 minuti per sostituire un inconcludente Pavlidis. L’AZ si barrica e regge a qualsiasi urto nemico ma è costretto a crollare in pieno recupero: al 91′ giunge la beffa di Solbakken, lo stesso attaccante che aveva già punito la Roma nel proprio girone. Un risultato complicato da ribaltare al ritorno: Jansen dovrà vincere con 2 reti di scarto ma, all’AFAS Stadion la missione non è del tutto impossibile per continuare l’avventura in Conference League.