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Olanda, ora la Nations League: la rinascita di una nazionale data per morta

L’Olanda si avvicina alla semifinale di Nations League contro l’Inghilterra: gli Oranje hanno tutto il potenziale per poter centrare il primo titolo della competione. Incredibile la rinascita della nazionale dei Paesi Bassi dopo tanti scivoloni che impedirono la qualificazione agli ultimi Europei e Mondiali. Koeman ha una rosa che potrebbe regalare al popolo olandese grandi soddisfazioni.

L’OLANDA E LA CONSACRAZIONE DI UNA NUOVA GENERAZIONE

La Nations League torna per lasciare spazio alle semifinali che vedono l’Olanda di Koeman sotto i riflettori di tutta Europa, soprattutto dopo la grande impresa dell’Ajax in Champions e del Liverpool vincitore della competizione e trainato da Van Dijk e Wijnaldum. Il tecnico, ex Everton e Southampton, ha tra le mani una generazione di talenti che potrà ripulire il nome in una nazionale capace di infangare la sua storia con pesanti errori negli anni passati.

La mancata qualificazione agli ultimi Europei e Mondiali aveva gettato nell’oblio una delle nazioni più importanti della storia calcistica antica e moderna: l’Olanda ha attraversato un periodo cupo, dopo aver raggiunto la finale in Sudafrica nel 2010 e il 3° posto in Brasile nel 2014. Poi il declino sotto la guida di Hiddink, Blind e successivamente di Advocaat che non riuscirono a risanare una compagine ormai allo sbando. Tutto viene azzerato nel 2018 con l’arrivo di Koeman, incaricato a riportare la nazionale agli antici splendori. L’occasione giunge con la Nations League, ma il girone è di ferro: insieme all’Olanda vengono pescate la Francia (campione del Mondo) e la Germania (Campione del Mondo uscente) per un verdetto già scritto, almeno sulla carta. Contro ogni previsione, De Ligt e compagni trovano la loro dimensione con un 4-3-3 che ne esalta le caratteristiche e che porta la rosa a chiudere al primo posto insieme ai trasalpini, penalizzati dalla differenza reti.

Gara dopo gara, Koeman ha consolidato un gioco verticale, improntato all’attacco e attento nelle retrovie: la coppia centrale è composta da De Ligt e Van Dijk due grandi protagonisti nell’ultima Champions. Il giocatore del Liverpool ha alzato la coppa mentre l’ajacide ha festeggiato il successo in Eredivisie, in KNVB Beker e la semifinale nella competizione più importante d’Europa. A centrocampo troviamo altri due protagonisti del miracolo Ajax: Van de Beek e F. de Jong già acquistato dal Barcellona nel mercato gennaio. La visione di gioco del neo blaugrana e gli inserimenti, del compagno di reparto, rendono ancora più imprevedibile e letale una manovra realizzata per ingabbiare l’avversario. Non mancano poi gli uomini di esperienza come Blind, De Vrij e Babel, punti fermi negli schemi del tecnico.

Soddisfazione anche per gli italiani che militano nell’Atalanta come De Roon e Hateboer, premiati per il grande apporto che ha permesso a Gasperini di centrare una storica Champions con il club nerazzurro. A centrocampo, oltre il deludente Strootman (pronto a lasciare Marsiglia) troviamo Wijnaldum fresco vincitore europeo con il Liverpool. In avanti non mancano Depay (bloccato in semifinale di Europa League), Luuk de Jong (capocannoniere dell’Eredivisie) e Bergwijn (corteggiato da Inter, Napoli e con tantissimi estimatori in Premier).

Una nazionale che sta rinascendo, un’Olanda che si sta formando grazie ad una generazione d’oro che non ha bisogno di consacrarsi, disponendo campioni che si sono affermati nei rispettivi campionati. Gli Oranje stanno tornando e l’Inghilterra non potrà permettersi disattenzioni per non soccombere ad un passo dalla finale.

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