Avremmo voluto parlare del Lione che si rifa il look dopo la bruttissima sconfitta di Rennes o della sfida tra due difese agli opposti per rendimento o, ancora, di un altro spettacolare ‘Choc des Olympiques‘. Invece, ci troviamo a discutere di un’altra mancata partita. Dopo gli incidenti di Nizza tra i padroni di casa e l’OM e dopo l’incredibile lancio di oggetti dei tifosi marsigliesi a Neymar, costretto a battere il corner ‘scortato’ dagli scudi della polizia, questa sera, dopo soli tre minuti di gioco e al primo corner, Dimitri Payet è stato colpito da una bottiglietta d’acqua piena. La Ligue 1, terra di campioni e giovani talenti, sta sempre più mostrando il lato peggiore di sé rallentando l’ascesa della sua reputazione con una serie continua di autogol.
Payet si era già trovato in questa situazione contro il Nizza commettendo l’errore di rispondere con la stessa moneta al tifo rossonero abbassandosi ad un livello infimo e che in nessun modo può ricordarci di essere davanti a una partita di calcio. Il tifo organizzato marsigliese è noto per essere uno dei più violenti della Ligue 1 e ha per anni raccolto odio e disprezzo in giro per la Francia a causa di qualche scontro di troppo (diciamo così). In questa stagione, da un lato, è come se stesse raccogliendo quanto seminato, ma dall’altro chi risponde al fuoco con il fuoco commette esattamente lo stesso errore. Questa sera, addirittura, i tifosi dell’OM non erano neanche presenti allo stadio a causa di un’ordinanza che aveva vietato loro la trasferta di Lione.
L’incidente ha portato Ruddy Buquet a mandare subito i ventidue calciatori negli spogliatoi sospendendo immediatamente la partita. Protocollo applicato con rapidità anche grazie alla (sigh) frequenza con cui questi incidenti accadono nella Ligue 1 di quest’anno. Le notizie arrivano frammentarie, ma alle 21.20 viene annunciato il fermo dell’aggressore portato successivamente in questura. Seguono lunghi silenzi, viene indetta una riunione di emergenza tra i dirigenti delle squadre e la federazione. Payet non vuole riprendere la partita e, di concerto, tutto il Marsiglia sembra restio all’ipotesi. Buquet sembra trovare un compromesso per far riprendere la gara attorno alle 22.05 e un annuncio al megafono ufficializza il tutto. Questa volta è la Federazione a chiudere le porte alla ripresa. Tifosi verso casa, stadio vuoto, partita rimandata a data da destinarsi.
Non serve a molto dire altro. Quanto visto al Groupama Stadium è l’ennesimo pessimo spot per la Ligue 1. Ferisce giocatori, tifosi e appassionati. Il calcio francese deve dare una risposta concreta. Un altro big-match è stato deturpato dalle follie di pochi elementi e non può essere la normalità.
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