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Ogbeche, la bellissima sorpresa dell’attacco del Willem

Il Willem strappa un altro pari e questa volta al Gelredome contro il Vitesse: 2-2 al triplice fischio e quinto risultato utile consecutivo che sta portando Van der Looi fuori dalla zona calda della classifica. I Tricolores stanno puntando ad una salvezza tranquilla e hanno invertito il loro senso di marcia: 4 pareggi e una vittoria nelle ultime 5 gare con un Sol ritrovato dopo l’operazione al testicolo e con 7 centri in 14 incontri. La vera sorpresa però porta il nome di Ogbeche, la punta che è a segno da 5 match consecutivi e con 8 realizzazioni in 7 sfide, il miglior cannoniere della squadra. Andiamo a capire meglio chi è il giocatore…

OGBECHE, L’ATTACCANTE CLASSE ’84 CHE SI STA CONSACRANDO

Bartholomew Ogbeche nasce a Ogoja nel 1984 in Nigeria e fino al 1999 milita nelle giovanili del Lobi Stars. Il Psg ne fiuta il talento e decide di tesserare il ragazzo portandolo in Francia. Nella capitale francese si misura con un calcio totalmente diverso da quello che aveva fin lì intrapreso ed inizia ad ambientarsi e a prendere confidenza con un campionato più professionistico. Esordisce nel 2000 nel Psg 2 e un anno dopo approda in prima squadra con la quale disputerà 52 match andando a segno in 5 occasioni. I parigini non restano contenti dal rendimento e decidono di darlo in prestito al Bastia e al Metz, ma senza grandi risultati. Nel 2005-2006 viene ceduto all’Al Jazira dove in 16 partite gonfia la rete 5 volte. Score sempre bassi per lui che inizia a girovagare per l’Europa in cerca di una società che voglia puntare seriamente su di lui.

Dopo l’esperienza araba inizia quella spagnola con la casacca dell’Alaves nel 2006-2007: la fortuna non sembra assisterlo e anche qui in 27 gare sigla solo 5 gol. Ogbache dimostra di essere dotato di una grande forza fisica, di un’ottima velocità e di un bel colpo di testa, ma le sue caratteristiche non vengono messe in risalto e rimangono nascoste o si notano solo a metà. Anche l’Alaves si stufa subito di lui e lo vende al Valladolid per poi passare al Cadice. In 3 anni i centri salgono a quota 12 in 63 match. La Spagna non sembra essere fatta per lui e il ragazzo tenta la fortuna in Inghilterra nelle fila del Middlesbrough nel 2011-2012: la musica è sempre la stessa e i soli 3 gol non gli permettono di restare con la formazione inglese. Lo Xerez decide di puntare su di lui, ma viene impiegato pochissimo e il ruolino personale scende nuovamente con una sola rete in 8 partite.

Ogbeche non si arrende e continua a girare per l’Europa in cerca del campionato ideale per lui: l’occasione gli giunge dall’Eredivisie e precisamente dal Cambuur, nella stagione 2014-2015, che è alla ricerca di una punta con le sue caratteristiche fisiche. Con il club olandese, tra massima divisione e Eerste Divisie, l’attaccante si consacra con 24 gol in 57 incontri. Questa sua affinità con la porta viene percepita dal Willem che prova ad inserirlo nella propria rosa come appoggio prezioso a Sol e per centrare una salvezza tranquilla che manca da anni. Dopo un avvio difficile, dovuto anche ad un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo da gioco, il ragazzo è tornato a disposizione di Van der Looi nelle ultime 7 partite. Lo score è veramente al di sopra di ogni più rosea previsione: Ogbeche inanella 8 reti in 7 partite, timbrando il tabellino dei marcatori con una continuità spaventosa. Il nigeriano ha gonfiato sempre la rete nelle ultime 5 gare regalandosi anche una tripletta contro il Venlo e una doppietta contro l’Heracles che è valsa la vittoria al Willem. Con le sue realizzazioni, la squadra ha racimolato 7 punti che hanno permesso ai Tricolores di abbandonare la zona retrocessione e di puntare all’obiettivo stagionale di una salvezza tranquilla. Con lui in campo da titolare il club non ha mai perso, inanellando 5 risultati utili consecutivi (4 pareggi e una vittoria): entrando dalla panchina per pochi minuti (solo 9 con l’Ajax e 19 con l’AZ) Van der Looi ha dovuto accontentarsi di 2 ko.

Che altro dire: Ogbache in sole 7 presenze ha strappato il titolo di miglior realizzatore della squadra, scavalcando lo spagnolo Sol e sistemandosi in quarta posizione nella classifica marcatori, dietro solo a Locadia, Van Ginkel e Lozano. Se le premesse sono queste, possiamo dire che il nigeriano si sta finalmente consacrando alla veneranda età di 33 anni: un po’ di pace e soddisfazione per una punta che ha faticato tanto per trovare la sua dimensione.

Andrea Mariani

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