Siamo entrati nel vivo del calciomercato che sta coinvolgendo le big d’Europa. In Eredivisie, ancora ferma per la sosta, i diversi club si stanno rafforzando per far fronte al girone di ritorno che ripartirà da venerdì 13 gennaio con il 18° turno. Dopo l’arrivo del giovane Larsson nelle fila del NEC, altro importante acquisto è quello dell’Heerenveen che si è aggiudicato il prestito di Odegaard, il ragazzo norvegese di proprietà del Real Madrid. Sicuramente ricorderete tutti quando i Blancos tesserarono il centrocampista appena diciassettenne sborsando 4 milioni di euro. Andiamo ad analizzare la sua crescita e come potrà inserirsi negli schermi del suo nuovo club…
Odegaard nasce in Norvegia, precisamente a Drammen nel 1998. La sua cultura calcistica ha inizo nella rappresentativa locale del Drammen Strong con il quale rimarrà fino al 2009. Notando le ottime doti calcistiche, lo Stromsgodset decide di acquisire le prestazioni del ragazzo tesserandolo nelle proprie giovanili a soli 13 anni. Nonostante il suo passaggio nella società di Drammen, Bayern Monaco e Manchester United offrono un periodo di prova al giovane, ma senza riscuotere il risultato previsto. Poco male, Odegaard si concentra sul suo club ed inizia la veloce scala verso la prima squadra. L’esordio non tarda ad arrivare ed è nel 2014 con il suo ingresso in campo al 72′ in una facile vittoria per 2-0. A soli 15 anni è il più giovane esordiente del campionato norvegese e questo fa drizzare le antenne del Real Madrid che intavola una trattativa con lo Stromsgodset. Dal 2009 al 2015 vestirà la maglia biancoblu in 39 occasioni, gonfiando la rete per 10 volte (ovviamente contando il periodo delle giovanili e in prima squadra). I Blancos impazziscono per il talento norvegese e lo acquistano nell’inverno del 2015: la cifra è di 4 milioni di euro. Questo trasferimento verrà, successivamente, etichettato da Carlo Ancelotti come: “un’astuta mossa di mercato per la stampa“.
La vita a Madrid si prospetta più dura del previsto. Odegaard viene spostato nel Real Castilla, la primavera del Real, al servizio di Zidane. Il debutto nella Segunda Division B arriva il febbraio successivo nel 2-2 contro l’Atletico Bilbao B. Nel maggio dello stesso anno esordisce in Liga sostituendo Cristiano Ronaldo: a soli 16 anni diventa il ragazzo più giovane ad aver indossato la camiseta blanca. Attualmente, quella è stata l’unica vera presenza del centrocampista in prima squadra, mentre con il Real Castilla ha messo a segno 5 reti in 58 gare. Vedendo il suo potenziale crescere in maniera esponenziale, la formazione della capitale ha deciso di darlo in prestito per valorizzare il suo talento. Proprio nell’attuale mercato di gennaio, Odegaard ha accettato il trasferimento in Eredivisie per vestire, nei prossimi 18 mesi, la maglia dell’Heerenveen.
L’Heerenveen è sempre stato un club che ha lanciato grandi giocatori, soprattutto attaccanti, come già trattato in un precedente articolo. In questa stagione, il club si è stanziato nelle parti alte della classifica mettendo pressione al Psv 3° e in netta difficoltà di risultati. L’ottimo andamento ha permesso alla squadra di poter dare uno sguardo più attento al mercato per rinforzarsi e mantenere quella posizione che varrebbe il passaggio ai playoff d’Europa League. Il vero imperativo dei biancoblu però è quello di insidiare ulteriormente la compagine di Eindhoven per agguantare il passaggio diretto ai gironi della competizione europea.
Un grande rinforzo è proprio Odegaard, giovane di prospettiva, che andrebbe a rafforzare il reparto di centrocampo. Al club manca un uomo in grado di far girar palla, dettare i tempi e smistare palloni grazie all’ottima tecnica. Il norvegese ha tutte quelle caratteristiche che stava cercando la società e il tecnico. L’ex Real è stato acquistato dai Blancos proprio per il piede estremamente educato, l’ottima visione di gioco e quel fiuto per il gol che non guasta mai. In un centrocampo a 3 nel classico 4-3-3 olandese, Odegaard andrebbe ad occupare il ruolo di laterale di sinistra o perfino trequartista. Oltre alle doti tecniche è molto abile nel dribbling e appena possibile scarica il sinistro alla ricerca della realizzazione.
L’età, come spesso abbiamo visto in Eredivisie, conta poco: sicuramente il Real ha scelto il campionato olandese proprio perchè è rinomata come grande fucina di giovani. La poca pressione e la tranquillità faranno maturare molto il ragazzo che è deciso a tornare a Madrid per una maglia da titolare in una della squadre più prestigiose al mondo.
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