Esordio amaro per Atlanta United, che al Bobby Dodd Stadium, che ospiterà la gare interne dei georgiani in attesa del completamento della Mercedes-Benz Arena l’estate prossima, sono stati battuti per 1-2 dai New York Red Bulls, davanti ai 55 mila tifosi accorsi per questa storica partita.
Gli uomini del Tata Martino hanno un buon impatto e riescono a trovare il vantaggio al 25′ con Yamil Asad, centrocampista argentino classe 1994 arrivato in prestito dal Velez. I rossoneri sprecano poi due ottime occasioni per chiudere la partita prima con Martinez e poi con Almiron che a tu per tu con Robles sbaglia goffamente un pallonetto semplice per uno dotato della sua tecnica.
Errori che costano carissimi ad Atlanta alla distanza accusano la stanchezza e offre il fianco ai Red Bulls che in virtù della loro maggiore esperienza in Major League Soccer riescono a ribaltare il risultato anche grazie ai cambi azzeccati da Marsch. Il pareggio arriva grazie a un imperioso stacco stacco di testa di Royer su calcio d’angolo, mentre il goal vittoria nasce da un’azione ben orchestrata dai subentrati Grella ed Etienne Jr che si conclude con la sfortunata autorete di Walkes. Nel finale di gara Atlanta resta anche in dieci a causa dell’espulsione dell’ex Atalanta Carmona.
Come prevedibile ai padroni di casa sono mancati sintonia ed equilibrio tra i reparti, lacune comunque naturali per una squadra neonata, il 4-2-3-1 proposto in questa prima gara è sembrato apparso davvero troppo sbilanciato in avanti soprattutto quando andava difeso il vantaggio. Atlanta United ha le potenzialità per fare benissimo sin da questa prima stagione in MLS e con il lavoro settimanale di Mirtino i risultati sicuramente arriveranno. I georgiani che hanno rinunciato ai grandi nomi in favore di tanti giovani talenti sudamericani rappresentano uno dei progetti più frizzanti di tutto il movimento nordamericano che sembra sempre più privilegiare le qualità rispetto alla fama dei calciatori.
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