Una vicenda che non riesce a trovare una propria soluzione. L’inchiesta “propere handen” che ha interessato dall’inizio del 2017 il calcio belga continua a raccogliere altri particolari. Sono stati arrestati ieri, tra Montecarlo e Bruxelles, w dei personaggi maggiormente noti nel calcio belga. Il primo, Christophe Henrotay, è uno degli agenti più influenti in Belgio: tra i suoi assistiti figurano Thibaut Courtois e Yannick Carrasco, ma in passato ha trattato la cessione di Tielemans al Monaco e Alexander Mitrovic al Newcastle. Il secondo, Herman Van Holsbeeck, è un’istituzione del calcio belga, dopo essere stato calciatore, ma soprattutto direttore generale dell’Anderlecht fino allo scorso novembre. A chiudere questo quadro di indagini è stato inserito Christophe Cheniaux, braccio destro di Henrotav, anche lui iscritto nel registro degli indagati.
Questi tre personaggi, non in cerca di gloria, sono accusati di riciclaggio attraverso trasferimenti finanziari illeciti, ma soprattutto di corruzione da parte di club esteri nell’acquisto di particolari calciatori. Quelli presi in esame dalla giustizia belga sono: Youri Tielemans dall’Anderlecht al Monaco, Alexander Mitrovic-Chancel Mbemba al Newcastle, Leandro Dendoncker al Wolverhampton. Se le accuse fossero confermate, per loro la giustizia ha chiesto una multa di 800.000 e da 8 ai 12 mesi di reclusione, oltre alla radiazione da qualsiasi ente legato al calcio.
Una pena dura, ma che non sconvolge più il calcio belga, abituato negli ultimi 15 anni a 3 scandali legati al calcio. Infatti è il 2005 quando il Ye Zheyun, un uomo d’affari cinese, venne radiato dal calcio belga per avere relazioni insidiose e per aver manomesso match con 5 squadre dell’allora Jupiler Pro League: Lierse, La Louvière, Sint-Truiden, Mons, Geel e Germinal Beerschot. Venne scoperto mesi più tardi anche l’infiltrazione dell’uomo d’affari in una squadra finlandese, AC Allianssi, di cui era il presidente. Dopo una bancarotta fraudolenta nell’anno in cui scoppiò lo scandalo, si scopri un giro multimilionario di riciclaggio, con sede in Svizzera.
Proprio grazie a questo precedente a dicembre del 2017 viene aperta l’indagine “propere handen”, che porterà all’arresto di due personaggi noti del calcio belga: gli agenti Mogi Bayat e Dejan Veljkovic. Per Mogi accuse nei trasferimenti di Michel Preud’homme, Adrien Trebel, Ndongala and Obbi Oulare, per Veljkovic invece l’accusa si rifaceva ai trasferimenti di Jankovic, Mladenovic e Kosanovic. Rispetto a Mogi, Veljkovic venne indagato anche per aver truccato partite, risultando essere amico degli arbitri Sebastian Delfreriere e Bart Vertenten, anche loro radiati alla fine della stagione. La partita nel 2017 che di fatto diede la retrocessione al Westerloo è una delle partite indicate. Il 2-0 del Mouscron contro il Kortijk avvenne grazie a due gol di natura molto sospetta, in cui molti dei calciatori in campo erano sotto l’ala di Mogi e dello stesso Veljkovic. In questa operazione spiccò anche l’anima internazionale dell’indagine, infatti durante le perquisizioni in 44 tra case e sedi sportive in Belgio, sono state perquisite anche 13 case in in Francia, Lussemburgo, Cipro, Montenegro, Serbia e Macedonia. Ad essere convolte nello scandalo furono Anderlecht, Club Brugge, KRC Genk, Standard, AA Gent, KV Kortrijk, Lokeren, KV Oostende e KV Mechelen.
Una pagina vergognosa nel calcio belga, quanto mai in sviluppo e quanto mai lontano da queste narrazioni criminali. Una pagina sportiva da cancellare, insieme ai suoi interpreti e personaggi.
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