Un lungo girovagare, una carriera a corrente alternata e finalmente la consacrazione del suo importantissimo talento: Nolito ce l’ha fatta ad esplodere, ha dimostrato al mondo le sue qualità e può tornare finalmente a vestire la maglia del Barcellona.
Un amore non ricambiato quello fra il suo piede destro e la squadra del suo destino, il Barcellona, disposto solo a farlo sfogare nella squadra B e troppo distratto nel coccolarsi i suoi campioni che sotto la supervisione di Guardiola portavano a casa titoli su titoli.
Dal 2011 un lungo girovagare sempre con l’obiettivo di riconquistare quella maglia blaugrana con cui sognare di sfondare. Buonissima l’esperienza con la maglia del Benfica dove il sistema di gioco di Jorge Jesus riusciva a valorizzare le sue ottime doti tecniche e atletiche, un po’ meno adatto il sistema Granada, squadra più vicina alla sua Sanlúcar de Barrameda ma poco consona ad un talento che poteva esprimersi meglio.
Luis Enrique, il papà tecnico di Nolito
La fortuna di Nolito la fa Luis Enrique, suo prossimo allenatore, che riuscirà a costruire un Celta Vigo vincente e spettacolare in puro DNA Barça. Tante soddisfazioni per una squadra che gioca palla a terra ed esalta i giocatori tecnici: la sua prima stagione in Galizia è esaltante ma i progressi ancora non bastano per scomodare la dirigenza catalana ad aprire il portafoglio per riportarlo a casa.
Luis Enrique se ne innamora ma prende in anticipo l’aereo per Barcellona e quando si siede finalmente sulla panchina del Camp Nou Nolito è ancora al Celta. Al Balaidos però arriva un singolare personaggio dal Sudamerica: l’argentino Eduardo Berizzo, ex giocatore dei Celestes, dopo una stagione esaltante in Cile alla guida dell’O’Higgins porta le sue idee di calcio a Vigo ed il risultato è stupefacente.
Nolito ha una crescita costante e viene valorizzato da un calcio più verticale che esalta la sua capacità di cambiare direzione e saltare l’uomo anche ad alta velocità. L’inizio di questa stagione è decisamente folgorante e sarà proprio lui a far cadere il Barcellona di Luis Enrique al Balaidos.
Tecnica, velocità ed un tiro da fuori micidiale: Nolito è l’esplosione de talento e finalmente quella chiamata è arrivata. Luis Enrique reclama un attaccante per non rimanere scoperto in caso uno della MSN dia forfait e lui è il profilo ideale sia per caratteristiche, sia per la fiducia del tecnico che lo ha inquadrato prima di tutti.
Entro poche ore il suo sogno di tornare al Barcellona potrebbe diventare realtà: tanta e molto importante la concorrenza nel ruolo di esterno d’attacco ma il ragazzo è maturato tantissimo e a 29 anni non ha più paura delle sfide, soprattutto se in panchina c’è il suo primo fan Luis Enrique Martinez Garcia.