L’amore tra il Bayern Monaco e Niko Kovac non è mai sbocciato; al tecnico non sono bastati tre titoli (DFL-Supercup, Bundesliga e DFB-Pokal) per convincere l’esigente società tedesca. I quattro punti dal primo posto e la sfida all’orizzonte con il Dortmund hanno convinto i dirigenti bavaresi a prendere questo tipo di decisione. Obiettivo? Tornare a dominare un campionato che, fino a questo momento, ha altri protagonisti. L’avventura sulla panchina del Bayern è finita dopo il cinque a uno subito dall’Eintracht Francoforte; sempre contro le Adler, squadra da cui il tecnico croato è partito, era iniziato il percorso con i bavaresi. Un 5-0 in Supercoppa di Germania che faceva pensare a un futuro molto diverso.
Il Bayern Monaco non prendeva cinque goal da dieci anni: era il 4 aprile 2009 quando a umiliare i bavaresi fu il Wolfsburg che poi vinse il Meisterschale. Questo è uno dei motivi che ha portato l’esonero del tecnico croato. Alla base della separazione, però, ci sono altri fattori. In primis un gioco mai brillante; nelle ultime due partite, contro Bochum e Eintracht Francoforte, si è vista una squadra priva di idee e voglia di cambiare una situazione complicata. In DFB-Pokal i bavaresi hanno salvato la faccia grazie alle proprie individualità mentre in Bundesliga il crollo è stato verticale. L’espulsione di Boateng nei minuti iniziali non può giustificare i cinque goal presi e la mancanza totale di reazione. Kovac non è stato in grado di dare alla squadra il carattere necessario per superare le difficoltà. Un altro problema del tecnico è stata la gestione di Boateng e Muller, i cosiddetti senatori. Entrambi messi sul mercato la scorsa estate, hanno avuto un impiego inferiore rispetto alle aspettative. Il rapporto con giocatori così importanti ha sicuramente influito sul futuro dell’allenatore.
Nel dossier delle colpe di Kovac troviamo anche il percorso nella scorsa Champions League; il Bayern è uscito agli ottavi di finale contro il Liverpool. La sconfitta subita all’Allianz Arena per tre a uno aveva provocato qualche malumore nella dirigenza tedesca definitivamente esplosa nel pomeriggio di ieri.
Dal cinque a zero rifilato all’Eintracht al cinque a uno subito dalle Adler; Kovac è stato condannato dalla sua ex squadra, la stessa che gli ha permesso di sedersi sulla panchina dell’Allianz Arena. Un brutto scherzo del destino.
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