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Niente impresa per l’Alaves, al Barcellona la Coppa del Re

Al Barcellona sfuggono campionato e Champions League ma non la Coppa del Re, la terza consecutiva: come da pronostico i blaugrana non faticano tanto contro la sorpresa Alaves, arrivata inaspettatamente in finale dopo aver battuto il Celta Vigo nella semifinale di ritorno.

Al Calderon, proprio nella tana della squadra eliminata al turno precedente, il Barça festeggia con un netto 3-1 la chiusura di una stagione che poteva regalare molto di più viste le grandi prestazioni offerte nel corso dei mesi passati, dove però i ragazzi di Luis Enrique sono stati costretti a chinare il capo molte volte dinanzi a troppe squadre in quasi tutte le competizioni. Questa sera però il Barcellona non si è fatto sorprendere: difficile perdere contro una squadra così che, nonostante l’ottimo cammino sia in campionato che in coppa (come dimostra anche la bella prestazione di questa sera), non può di certo impensierire giocatori dal calibro di Messi e compagni.

Per il Barcellona però non è stato tutto in discesa, specialmente nel primo tempo, quando dopo la rete del momentaneo 1-0 siglata (neanche a dirlo) dal solito Messi, ha dovuto subire la furia dell’Alaves ritornato in partita grazie alla punizione da cineteca di Theo Hernandez, una perla dalla grande distanza che ha illuminato il Calderon come un lampo a ciel sereno. Per i blaugrana la fatica si è fatta sentire più del dovuto con lo scorrere dei minuti, ma prima del triplice fischio ci pensano Neymar e Paco Alcacer a mettere momentaneamente in ghiaccio il risultato per scongiurare pericoli e giocare un secondo tempo con il freno a mano.

L’Alaves però non scende a patti col nemico e anche nella ripresa continua a lottare con le unghie e con i denti per ottenere almeno un pareggio insperato, ma che avrebbe un sapore storico per il piccolo club: i baschi mettono in difficoltà più volte i giganti catalani, arrivando addirittura a segnare una rete poi annullata dall’arbitro per fuorigioco.

L’impresa è ardua nonostante in Barcellona non spesso perfetto soprattutto nella difesa, colpevole di qualche retropassaggio da brivido fortunatamente non intercettato in tempo dagli avversari, e l’Alaves non riesce ad entrare nella storia nonostante cuore e grinta a mille. Festeggia Luis Enrique, esultano i suoi ragazzi: l’appuntamento ora è ad agosto con la Supercoppa di Spagna, trofeo che i blaugrana vorranno strappare a tutti i costi dalle mani dell’odiato Real Madrid.

Ada Cotugno

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