Posticipo pirotecnico tra PSG e Monaco in una sfida che tra 48 ore saprà di déja-vu con il recupero della 15esima giornata di andata. I padroni di casa incontrano non poche difficoltà nell’esordio di Robert Moreno sulla panchina dei monegaschi: un 3-3 che matura nel primo tempo. Protagonista assoluto Neymar, sempre presente quando si tratta di prendersi sulle spalle la squadra in partite così complicate.
Due reti ‘e mezzo’ se contiamo quanto ha influito il brasiliano anche nella sfortunata autorete di Ballo-Touré. Avrebbe potuto suggellare i 90 minuti con l’assist decisivo per Mbappé, ma la voleé di esterno ha reso possibile il quinto risultato utile consecutivo per il Monaco. Bellissima la partenza di quello che pochi anni fa era il big-match dell’anno tra le prime due del campionato: tre reti nei primi 14 minuti e partita subito accesa.
Da elogiare il lancio a memoria di Verratti per l’inserimento di Neymar tra Glik e Henrichs. Lo stop sa di ‘troppo tardi per fermarlo’ e l’1-0 è solo la logica conseguenza di un’azione fatta di ritmo e appoggi in velocità. Gli ospiti non hanno certo rinunciato a giocare e hanno subito alzato il ritmo per reagire. Il pareggio immediato nasce da un’altra splendida idea di un centrocampista (questa volta Fabregas) che mette ordine dal parapiglia causato dalla conclusione deviata di Golovin. Ben Yedder anticipa di netto Navas in un contatto da rigore, ma Gelson Martins fuga i dubbi e insacca il tap-in.
L’arma in più del primo Monaco di Robert Moreno sono stati i contropiedi portati in essere da Ben Yedder e Keita Baldé. Da qui nasce l’incredibile 2-1 completando una rimonta shock. Il franco-algerino fa 14 in campionato con una finta di tiro da insegnare nelle scuole calcio. Molto male difensivamente Di Maria e Meunier e pessimi i buchi di Gueye e Marquinhos: il 2-1 accende l’0rgoglio del PSG, colpito in maniera inaspettata.
Gli stessi contropiedi sembrano colpire i parigini anche quando tentano di pressare in cerca del pareggio. Una sorta di deterrente che porta paradossalmente ad abbassare i ritmi per paura delle ripartenze. Qui, interviene il talento e la responsabilizzazione di Neymar. Il tempo di prendere il pallone sulla sinistra e puntare Henrichs, che certo non racconterà ai nipoti questa serata davanti a un caminetto. Dribbling e tiro immediato: devia lo stesso ex Bayer, devia Ballo-Touré, Lecomte può solo raccogliere nel sacco e inerzia della gara ribaltata.
Henrichs, si diceva, non ha vissuto una bella serata. Non amante dei compiti difensivi, si è anche trovato davanti l’avversario sbagliato. Neymar, prima, e Di Maria, poi, gli hanno reso la vita difficile. Il tunnel subìto per mano del Fideo potrebbe minare l’orgoglio di chiunque. Neymar ha invece colpito con 10 dribbling riusciti su 16 tentati e inciso segnando e impensierendo non solo in occasione delle due reti, ma anche con la bella punizione prima del 2-2 su cui Lecomte ha dovuto mettere una pezza.
In occasione del rigore del vantaggio, ha spiazzato l’ex portiere del Montpellier facendogli subire il quinto rigore stagionale. Abile Mbappé a prendersi il fallo con un bel doppio passo su Gelson Martins, non altresì abile a temporeggiare sulla destra. Il grande ex della gara ha giocato ai suoi livelli soltanto nel primo tempo sfiorando il gol del 2-2 con una deviazione di esterno su assist di Meunier, imbeccato dal geniale lob di Di Maria a tagliare fuori Ballo-Touré.
Il Monaco è riuscito a tornare in gara soltanto a fine tempo con il palo di Glik prima del 3-2 di O’Ney. I monegaschi non sono mai usciti realmente dalla gara dando l’impressione di poter attaccare alla prima occasione. Poco prima della fine dei primi 45′, è stato Golovin a sfiorare la sesta rete della frazione con un sinistro velenoso e di poco oltre il palo.
La seconda frazione è stata giocoforza meno brillante della prima, ma l’ingresso di Slimani ha certamente dato qualcosa in più al Monaco. Uno dei giocatori più messi in bilico dal nuovo 4-3-3 di Moreno, in cui Ben Yedder non può che trovare spazio al centro, ma sempre abile quando si tratta di affiancare il capocannoniere del campionato. La rete del pareggio nasce da un’ingenuità di Marquinhos, valutata come giocata volontaria dal VAR, e l’ex Leicester ha dovuto solo insaccare.
In attesa del recupero di martedì, sorride l’OM grazie alla vittoria di venerdì sera e il temporaneo -5. Nessun gioco riaperto per ora, ma si guarda alle prossime giornate con l’occhio dello spettatore che non conosce ancora il finale.
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