Neymar, addio Arabia Saudita: il cuore porta altrove

Neymar torna in Brasile, a casa sua. L’attaccante sudamericano è in procinto di chiudere la sua esperienza in Arabia Saudita per accasarsi al Santos e chiudere il cerchio della carriera inseguendo il mondiale 2026.

Difficile restare in Arabia Saudita e giocare negli  USA

L’esperienza in Arabia Saudita si è rivelata un calvario dorato. Neymar ha accettato la corte dell’Al Hilal sposando l’idea di lasciare il calcio che conta in cambio di un ingaggio faraonico. Non è andata come doveva: il brasiliano ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio sinistro nell’ottobre del 2023 e da allora non si è completamente ripreso. Il faticoso percorso di rientro e i ripetuti problemi fisici hanno cambiato le prospettive e spinto il club saudita a riporre meno della metà della fiducia sul totale recupero di Neymar.

Il brasiliano ha fiutato l’aria e iniziato a guardarsi altrove: si è parlato di un possibile passaggio alla MLS, all’Inter Miami dove ritroverebbe Messi e Luis Suárez per ricostruire il trio dei sogni che ha dominato in Spagna e in Europa con la maglia del Barcellona. L’alternativa è rappresentata dai Chicago Fire che hanno manifestato il loro interesse per renderlo il volto visibile della franchigia. Le difficoltà sono legate a un contratto, in scadenza 2026, con un ingaggio di 80 milioni (che arriva facilmente a 100) annui, insostenibile in qualsiasi altro angolo calcistico del mondo.

Neymar, un sentimentale ritorno a casa

In questo contesto si è inserito il Santos. Le voci di un possibile ritorno di Neymar in Brasile tornano di moda ad ogni finestra di mercato ma questa sembra essere davvero la volta buona. Anche perché c’è il benestare del club. Il Santos, appena promosso dalla serie B brasiliana, è disposto a riaccogliere la sua stella. Ovviamente, il sentimento non è sufficiente a soddisfare le pretese economiche degli arabi e ad accontentare Neymar pronto anche a tagliarsi pesantemente l’ingaggio. L’affare si potrà concretizzare solo se saranno soddisfatte determinate condizioni. In primis, i costi.

Dovrà essere l’Al Hilal a coprire in qualche modo le spese sia del trasferimento sia dell’ingaggio. Dal punto di vista calcistico l’operazione avrebbe un senso. Neymar che viaggia verso i 32 anni avrebbe così tutto il tempo necessario per riprendersi completamente dalla serie di infortuni che lo hanno perseguitato negli ultimi mesi e recuperare la migliore condizione per giocarsi la possibilità di essere convocato per i mondiali del 2026, la sua ultima chance di restituire alla Seleçao un titolo che manca da 24 anni.

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