In attesa di sapere il risultato dell’Estudiantes in testa alla classifica brinda un Newell’s ritrovato, conscio delle propie capacità e sorprendentemente vincente.
La Lepra degli ultimi anni non aveva dato forti segnali di vita: il periodo successivo all’addio del Tata Martino aveva portato forti ridimensionamenti e solamente in questo nuovo campionato è arrivata una risposta concreta sul campo. Il Newell’s è vivo, Osella ha saputo dare un gioco e una mentalità ad una squadra che fino a qualche mese fa potevamo definire apatica e inconcludente.
Il lavoro è stato fatto sull’atteggiamento degli undici in campo: la squadra è molto più aggressiva, corre tantissimo e pressa alto in modo da impedire il possesso palla agli avversari e di verticalizzare più spesso. Uomo chiave in questo schema di gioco è Facundo Quignon, arrivato dopo esser stato scaricato dal San Lorenzo e rigenerato dal tecnico santafesino: a centrocampo è lui che recupera la maggior parte dei palloni e guida la manovra di pressing, verticalizza e dà ossigeno alla squadra. Al suo fianco una bandiera del club, il veterano Mateo che grazie alle sue sapienti abilità tattiche tiene corti i reparti e facilita così l’aggressività in fase di recupero.
Poi davanti Scocco è tornato a fare Scocco: l’esperienza europea ed il primo rientro erano andati al di sotto della sufficienza ma ritrovata la serenità e la consapevoleza di essere leader, Nacho ha cominciato di nuovo a fare gol e a trovare la porta. Lui fa in finalizzatore del 4-2-3-1 assistito da un altro giocatore rigenerato come l’ex Palermo Mauro Formica che dopo la positiva esperienza al Cruz Azul ha trovato nella posizione di trequartista il suo habitat ideale.
Nel 3-1 rifilato al Tucuman si è visto tutto questo: due gol arrivati su palla recuperata a centrocampo e subito smistata per le punte, poi grande gestione del risultato e della gara per mettere al sicuro un nuovo successo interno.
Questo gioco dispendioso ha portato il Newell’s momentaneamente in vetta con 3 vittorie e un pari nelle prima 4 giornate, ottimi numeri per chi lo scorso campionato non riusciva ad uscire dall’anonimato. La Lepra invece adesso sembra viva più che mai e vuole dimostrare che l’anno di grazia 2013 non è poi così lontano.