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Newcastle, una crisi senza fondo. E Alan Pardew se la ride…..

La spesa di ingenti capitali per molti significa automaticamente che si porteranno a casa i trofei. Molto spesso, però, è sottovalutato il modo in cui essi vengono spesi: per costruire una buona squadra di calcio bisogna che ci siano determinati parametri da rispettare e da valutare, oltre a un’accurata scelta nei vari ruoli dettata dall’allenatore. Quest’ultimo però molto spesso viene messo alla berlina prima ancora di potersi spiegare e di poter reagire, subendo sia la pressione della stampa che di altri dirigenti, troppo spesso con la pretesa di essere “padroni” delle proprie aziende, vista la considerazione che hanno su di esse. E’ il caso del Newcastle, che sembra non aver imparato ancora la lezione.

Dopo aver aperto il ciclo con Alan Pardew che ha portato un quinto posto e una qualificazione ai quarti di finale di Europa League, nell’annata 2013-2014 vengono mantenuti tutti i pezzi importanti, con gli innesti in prestito di Luuk De Jong e Loic Remy e la partenza nel mercato invernale di Yoah Cabaye al PSG, ma i risultati saranno nettamente al di sotto delle aspettative. Con ben 13 sconfitte nel girone di ritorno che faranno arrivare i Magpies al 10° posto. Nell’estate del Mondiale brasiliano viene mantenuto in panchina Pardew, nonostante le proteste dei tifosi, e vengono spesi ben 35,4 milioni di sterline (circa 48 milioni di euro) per portare sulle rive del Tyne i francesi Remy Cabella ed Emmanuel Riviere da Montpellier e Monaco, gli olandesi Siem De Jong e Daryl Janmaat da Ajax e Feyenoord, lo spagnolo Ayoze Perez dal Tenerife, i giovani Karl Darlow e Jamaal Lascelles dal Nottingham Forrest e lo svincolato Jack Colback, fino a qualche mese prima a circa 15 miglia di distanza con la maglia dei rivali di sempre, il Sunderland. In uscita le cessioni di Yanga Mbiwa e Debuchy, che portano 17 milioni di sterline (circa 23 milioni di euro), diversi svincolati e i prestiti di Marveaux, Ben Arfa e, durante il mercato di riparazione, Santon. Nonostante un avvio in salita, le cose sembrano risistemarsi verso novembre, tant’è che Alan Pardew vince il premio come miglior allenatore del mese. Verso la fine dell’anno, però, il rapporto si incrina ulteriormente e, ad inizio 2015, Pardew si accasa col Crystal Palace, che conduce a un ottimo 10° posto con 10 vittorie in 18 partite disputate. E’ un disastro per il Newcastle: John Carver, traghettatore fino a fine stagione, vincerà solamente 3 partite, facendo risucchiare i Magpies in una terribile lotta salvezza che si concluderà solamente nelle battute finali del campionati con 39 punti, a +4 dall’Hull City terzultimo.

Archiviata la parentesi Carver, c’è subito da rimettersi in marcia: si vuol costruire un Newcastle giovane, che possa competere per la parte alta della classifica, provando a infastidire le primissime della classe. Ecco dunque arrivare in panchina Steve McClaren, appena esonerato dal Derby County con cui non è riuscito a centrare i playoff di Championship e mai amato dalla stampa inglese per il fallimento della nazionale dei Tre Leoni nelle qualificazioni ad Euro 2008. Sul mercato vengono spesi ben 52,6 milioni di sterline (circa 71 milioni di euro) per portare in bianconero il francese Florian Thauvin, rivitalizzato e valorizzato al Marsiglia dalla cura Bielsa, l’olandese Georginio Wijnaldum, vincitore dell’Eredivisie con il PSV, il serbo Aleksandar Mitrovic e il congolese Chancel Mbemba, talenti dell’Anderlecht e il giovane Ivan Toney, scuola Northampton. In uscita, oltre ad un serie di svincolati e al riscatto di Santon da parte dell’Inter, c’è da registrare il prestito di Remy Cabella al Marsiglia, fino al termine della stagione. Totale incasso: 4,76 milioni di sterline, ovvero circa 5 milioni di euro. La classifica dopo 20 giornate è purtroppo anche peggio delle precedenti annate: 18° posto con 17 punti, frutto di 4 vittorie, 5 pareggi e ben 11 sconfitte. Un pessimo attacco con 19 reti segnate (solo Swansea e Aston Villa hanno segnato di meno) e una difesa tutt’altro che solida con 35 marcature incassate (terza peggiore, dietro a Sunderland e Aston Villa). Il capocannoniere di squadra è Wijnaldum con 7 reti, seguito da Perez con 4, mentre Mitrovic ne ha siglati solamente 3. Nelle ultime gare si è vista una piccola crescita da parte dei Magpies, ma i risultati stentano ad arrivare. McLaren, dopo la sfida contro l’Arsenal, ha dichiarato di essere sommariamente soddisfatto della prestazione, avendo subito la rete dei gunners solamente nel finale, come accaduto nelle due partite precedenti.

In tutto ciò, Alan Pardew? Conduce il Crystal Palace ad una clamorosa qualificazione in Europa League. Al momento la classifica posta i Glaziers al settimo posto con 31 punti, a -2 dal quinto posto e addirittura a -5 dal quarto posto, utile per i Playoff di Champions League. Il tutto con appena 22,5 milioni di sterline (circa 30 milioni di euro). E il confronto fra Pardew e i magpies è terminato con un roboante 5-1. Magari il Newcastle riuscirà a salvarsi e il Crystal Palace non farà le coppe europee, ma qualcuno dalle parti di St. James Park si starà sicuramente mangiando le mani.

 

Marco Aurelio Stefanini

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