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Da Neuer a Mascherano: i delusi del 2017

Ci stiamo avvicinando alla fine del 2017: un anno, sportivamente parlando, che ha regalato emozioni a non finire. Dall’anno d’oro del Real Madrid al trasferimento del secolo di Neymar, passato dal Barcellona al PSG. Dal super Manchester City alle difficoltà del Borussia Dortmund. Una stagione che, oltre alle cose positive, verrà ricordata anche per le difficoltà di alcuni calciatori che non sono riusciti a trovare il giusto spazio nelle rispettive squadre. Da Neuer a Mascherano, passando per Muller e Gotze: andiamo a vedere chi non vede l’ora di festeggiare la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

Claudio Bravo, la coppa unica soddisfazione

Claudio Bravo, portiere del Manchester City, dovrebbe essere invidiato da molti colleghi: la sua squadra ha praticamente già vinto la Premier League ed è seriamente candidata a fare il triplete. Eppure l’estremo difensore cileno ha passato un pessimo anno: non è titolare nella super squadra di Guardiola e la sua nazionale non parteciperà al Mondiale 2018. L’unica soddisfazione sono le due partite di Carabao Cup dove, nella lotteria dei rigori, è stato determinante per il passaggio dei Citizens.

Renato Sanches, dalle stelle alle stalle

Il centrocampista portoghese veniva considerato un vero e proprio crack del calcio mondiale. Ma, come spesso accade, le apparenze ingannano. Scartato senza troppi problemi dal Bayern Monaco è finito allo Swansea dove i tifosi difficilmente sanno chi è. Solo 5 presenze e quella sensazione che il giudizio su Sanches sia stato affrettato; vero che, essendo un classe 1997, ha tutto il tempo per dimostrare il proprio valore ma se il buongiorno si vede dal mattino le prospettive non sono per nulla buone.

Arda Turan, riserva di (poco) lusso

La stessa situazione di Claudio Bravo la sta vivendo Arda Turan; il giocatore del Barcellona, in questa stagione, non ha mai visto il campo e ora cerca una soluzione alternativa. A gennaio potrebbe decidere di cambiare aria ma non sarà facile strapparlo ai blaugrana sia perché il Barca non è solito regalare i propri giocatori sia perché è difficile trovare una squadra che decida di puntare su un giocatore che non disputa un match da troppo tempo.

Neuer, tanta sfortuna nell’anno del ritorno di Heynckes

Un 2017 strano per il Bayern e sfortunato per Neuer: la squadra bavarese, sull’orlo di una crisi di gioco e risultati, ha deciso di esonerare Ancelotti per richiamare Heynckes. Una scelta che ha giovato al club ma non al super portiere tedesco. Neuer, infatti, è stato costretto a fermarsi a causa di un brutto infortunio al piede; nel 2018 spera di tornare ad essere protagonista e a difendere prima i pali del Bayern e poi quelli della Germania.

Vela, un messicano alla scoperta dell’America

I sette anni alla Real Sociedad lo avevano consacrato come un giocatore dalle qualità indiscusse eppure non è mai riuscito a trovare spazio in una grande squadra (deludente la sua avventura all’Arsenal). Vela ha deciso si di cambiare aria ma come destinazione ha scelto l’America. L’augurio è che possa restare soddisfatto della scelta fatta.

Muller, mai così in difficoltà

Uno dei giocatori che non vede l’ora di festeggiare l’arrivo del nuovo anno è Thomas Muller; il 2017, per lui, è stato terribile tra infortuni e le difficoltà con Ancelotti. L’ex tecnico del Bayern, infatti, aveva messo in discussione la leader del giocatore e questa è stata una delle cause che ha portato all’esonero del tecnico italiano. Sotto la guida di Heynckes Muller sta ritrovando quella continuità di rendimento che lo hanno sempre caratterizzato.

Cazorla, un destino crudele

Nove operazioni, un trapianto di pelle e non avere la certezza di poter tornare in campo: questa è la storia di Santi Cazorla che, da quella maledetta amichevole contro il Cile di quattro anni fa, non è più riuscito a giocare con la continuità che uno come lui merita. L’augurio che possiamo fare al calciatore spagnolo è che il 2018 gli dia la possibilità di tornare a giocare.

Mascherano, alla scoperta della Cina

El Jefecito, forse, sperava di poter chiudere la carriera al Barcellona. Le ottime prestazioni di Umtiti e la voglia di giocare l’ultimo Mondiale con la sua Argentina, però, hanno cambiato le carte in tavola. Mascherano con Valverde ha giocato poco e allora, dopo sette anni in Blaugrana, il difensore si trasferirà in Cina all’Hebei Fortune.

Nasri, talento sprecato

Il trasferimento al Siviglia, per tornare protagonista, non è servito a Nasri; il giocatore francese non è mai riuscito a sfruttare al meglio il suo talento. Ora è all’Antalyaspor dove non ha lasciato proprio un gran segno. La speranza è che il 2018 possa essere meglio di un 2017 abbastanza deludente.

Hart e la paura di non giocare il Mondiale

Dal Torino al West Ham senza trovare una propria dimensione; Hart ha vissuto un 2017 pessimo. Il portiere inglese, infatti, oltre alle difficoltà italiane non è riuscito ad imporsi nemmeno nel club di David Moyes che gli sta preferendo Adrian. Hart, in vista del Mondiale di Russia, deve trovare una soluzione o rischia di fare il tifo per l’Inghilterra dal divano di casa.

Gotze, la rinascita mancata

Quest’anno doveva essere la sua rinascita ma non è stato così: Mario Gotze, dopo un lungo infortunio, aveva intenzione di riprendersi il Borussia Dortmund. Impresa che non è risuscita né con Bosz né con Stoger; un nuovo addio (dopo quello del 2013) sembra possibile.

Van Persie e il ricordo di quel giocatore che non esiste più

Vi ricordate Van Persie? L’attaccante che incantava i tifosi di Arsenal, Manchester United e della nazionale olandese? Ecco quel giocatore non esiste sia per un fatto puramente anagrafico sia per gli infortuni che hanno condizionato soprattutto la sua ultima stagione con la maglia del Fenerbahçe.

Jesé, da uomo mercato a giocatore normale

Nel mercato estivo tutti lo volevano ma nessuno sembrava avere intenzione di prenderlo. Jesé, 24 anni, è finito dallo splendore del PSG alle difficoltà con lo Stoke City; con i Potters ha giocato solo 9 partite senza mai risultare decisivo. Il 2018, per lui, deve essere l’anno della svolta.

Nolito, dal City al Siviglia senza brillare

Nel super City di Guardiola Nolito non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante; l’attaccante si è trasferito al Siviglia ma anche qui la situazione non è migliorata: 7 presenze ed una sola rete per un giocatore che è la brutta copia di quello ammirato al Celta Vigo. Nel 2018 bisogna voltare pagina.

Milik, problema di ginocchio

Molti giocatori non riescono ad esprimere tutto il loro potenziale per un problema di testa; Milik, invece, non ci sta riuscendo a causa delle ginocchia. Prima il crociato del ginocchio sinistro, poi quello destro: entrambi rotti come a mandare un segnale (brutto) all’attaccante polacco sul suo futuro da calciatore. Ma Milik non si arrende e spera di riprendersi nel 2018 ciò che il destino gli ha tolto. Sia con il Napoli sia con la nazionale.

Krychowiak, la promessa non mantenuta

Il PSG, per strapparlo al Siviglia, pagò ben 30 milioni di euro. Una scelta non ripagata dalle prestazioni del calciatore che a Parigi giocò veramente poco. Ora è al WBA dove però sta trovando le stesse difficoltà avute sotto la torre Eiffel. La speranza è che nel 2018 riesca a tornare quello ammirato nel Siviglia.

Gaitan, il 2018 deve essere l’anno della rinascita

Questa stagione sarebbe dovuta essere quella in cui Gaitan diventava un giocatore fondamentale dell’Atletico Madrid; così non è stato. Con il gioco di Simeone sembra entrarci ben poco e a gennaio potrebbe decidere di cambiare aria per tornare ad essere protagonista.

Saverio Fattori

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