Mauro Icardi in nazionale? No, neanche questa volta. Non basta nemmeno essere vice capocannoniere della Serie A a 10 giornate dal termine, aver segnato un’altra tripletta ed essere definitivamente diventato il simbolo di un’Inter che rinasce e sogna in grande.
Peccato, perché questa poteva essere la volta buona e non solo per il suo splendido momento di forma. Lucas Pratto, tra i prediletti del Patón Bauza, ha avuto un serio infortunio al naso e potrebbe non esserci per la sfida contro il Cile. L’attaccante del San Paolo ha dichiarato che in questo fine settimana giocherà con una maschera per poter essere arruolabile per la sfida del Monumental contro il Cile anche se la sua situazione è monitorata con attenzione dai medici.
Se non ce la dovesse fare chance per Icardi? No, spiace anche a noi Mauro. Bauza come soluzione d’emergenza punterà su un attaccante del calcio locale, uno di quelli che fanno bene sotto i suoi occhi e che la gente ammira ogni fine settimana dal vivo. Prima di arrivare a Icardi ci sono almeno altri due nomi nelle gerarchie del Patón: Lucas Alario e Marco Ruben.
Per quanto paradossale e grottesca sia la situazione, il nome del Pipa Alario è persino comprensibile. Un attaccante giovane, forte, con grande istinto del gol e che andrebbe a giocare nello stadio del suo River Plate anche con la maglia della Albiceleste. Il ragionamento fila e infatti è abbastanza intuibile che questo bomber diventerà presto un 9 abituale nelle convocazione della nazionale qualunque sia l’allenatore.
Sorprende maggiormente invece il profilo di Marco Ruben, goleador che regge la sua reputazione su un grande campionato disputato più di un anno fa e che a 30 anni compiuti sembra aver completato il suo processo evolutivo. In patria ha fatto benissimo (anche se il suo ritorno in campo con rigore sbagliato domenica scorsa ha deluso i tifosi del Rosario Central) ma lo standard della nazionale sembra troppo elevato per uno che non è stato, non è e non sarà un Martin Palermo degli anni 2010.
Qualsiasi inconveniente dovesse accadere a Lucas Pratto o, ovviamente, a Gonzalo Higuain, le scelte di riserva saranno queste due e la posizione del DT argentino sembra essere chiara, irremovibile e anche incomprensibile.
Mauro Icardi per Bauza non è una scelta ma un peso, un ingombro, uno stress. Ne ha parlato più volte nelle sue conferenze usando anche termini forti su quanto sia scocciato della frequenza di quel nome nelle domande dei giornalisti. Quel nome però continua a circolare perché arrivano raffiche di gol che lo spingono verso quei colori che lui ha scelto al posto dell’Azzurro italiano e il calcio non può che essere scontento di queste scelte.
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