L’Italia di Spalletti a Bruxelles per i primi due match point: la nazionale azzurra può staccare in Belgio con una partita d’anticipo la qualificazione ai quarti di finale di Nations League. Per centrare la terza qualificazione di fila della fase finale del torneo, sarà sufficiente tornare con un punto dallo stadio “Re Baldovino”. Non sarà però facile. Nelle 25 sfide giocate finora con i Diavoli Rossi gli unici successi sono arrivati proprio dalla capitale belga.
La sfida contro l’Italia rappresenterà forse l’ultima spiaggia di Domenico Tedesco. Il commissario tecnico del Belgio si gioca una buona fetta di credibilità contro gli azzurri. Un italiano contro l’Italia. Impresa sulla carta complicata. Sinora, solo un connazionale è riuscito a dare un dispiacere calcistico al paese, ed è stato Giovanni Trapattoni, che nel 2010 ha battuto l’Italia alla guida dell’Irlanda: 2-0 in amichevole, firmato da Andrews e Cox. La sfida con Trapattoni si è ripetuta altre tre volte. Quattro i precedenti anche contro Malta di Ghedin. Foni, alla guida della Svizzera, ha affrontato l’Italia per due volte come Marcolini (ancora Malta). Tre precedenti “derby” in panchina contro l’Albania con altrettante guide tecniche: Panucci, Reja e De Biasi. Panchine tutte italiane in occasione di Italia – Ungheria (Marco Rossi), Italia – Giappone (Zaccheroni), infine la Turchia di Montella.
Il Belgio ha molte assenze ma ha di nuovo Lukaku, ma la nuova proposta azzurra passa anche da un risultato positivo. L’Italia ha bisogno della qualificazione per confermare di aver raggiunto la maturità e cancellare definitivamente il cattivo ricordo dell’ultimo europeo. In questo senso Spalletti ha sposato una nuova idea per far coesistere il ritorno di Barella (alla sua prima in nazionale dopo il ko con la Svizzera) senza mortificare Frattesi: un 3-5-1-1 con Barella da numero dieci alle spalle dell’unica punta che con ogni probabilità sarà Retegui. Chiavi del centrocampo e fiducia piena all’esordiente Rovella. Il centrocampista della Lazio sarà in cabina di regia, Frattesi, il capocannoniere della squadra, farà da mezzala con Tonali. Non si toccano Dimarco e Cambiaso sugli esterni. Anche senza Calafiori, non si cambia: Bongiorno sarà in mezzo alla difesa a tre con Bastoni a sinistra, Di Lorenzo a destra. Fiducia a Donnarumma, che soffia sulla 70esimapresenza in nazionale. Una formazione che ha il dovere di chiudere in anticipo i conti. Tornare con una sconfitta rimetterebbe tutto in discussione e sarebbe un gran peccato vanificare quanto di buono si era intravisto nelle ultime uscite.
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