Francia – Italia, in Nations League per ricominciare e dimenticare dopo un Europeo da incubo. Luciano Spalletti ha affermato di essere cambiato. Euro 2024 è alle spalle e in effetti anche le scelte del commissario tecnico rimarcano un netto taglio con il passato. Se non è rivoluzione, poco ci manca.
Il commissario tecnico ricomincia da tre. Ovvero dalla linea difensiva con tre centrali, e come gli intoccabili di questa squadra. La scelta del modulo è figlia di un ripensamento legato all’idea di agevolare un gruppo che, nella maggior parte degli interpreti, è abituato a questo tipo di gioco. E sebbene il 3-5-2 non rientri appieno nelle corde dell’allenatore di Certaldo, la scelta è significativa: mostra un certo adattamento al ruolo di selezionatore più che di allenatore e alle indicazioni del campionato. Inter, Atalanta e Torino, che di fatto rappresentano la spina dorsale di questa squadra, giocano con questo sistema. Si riparte anche da tre intoccabili. Il primo è Gianluigi Donnarumma, capitano e leader di un gruppo che solo il campo dirà se si è ricompattato. Il secondo è Riccardo Calafiori, scoperto quasi per caso in Germania e divenuto colonna portante della retroguardia azzurra. Il terzo intoccabile è a centrocampo ed è Sandro Tonali, rientrato nel giro azzurro e fra i pochi con comprovata esperienza internazionale.
La rivoluzione del secondo corso spallettiano era visibile già scorrendo le liste dei convocati: esclusi dal giro, e la sensazione è che difficilmente ci torneranno, anche per sopraggiunti limiti di età, Jorginho e Marco Verratti. Complicato che trovi spazio anche Bryan Cristante, penalizzato dal modulo. Abbastanza netta la scelta di rinunciare a Gianluca Mancini, finito dietro a Gatti e Buongiorno che hanno evidentemente riscritto le gerarchie. Anche Di Lorenzo è alla sua possibile ultima chiamata. Si giocherà il posto con Bellanova, con il neo atalantino che sembra pronto al sorpasso. Da valutare le posizioni di Fagioli, che ha deluso in Germania ma ha una nuova possibilità. In crescita le quotazioni di Federico Ricci. Sulla sinistra, guadagna posizioni è Dimarco, perfettamente a suo agio nel ruolo di esterno a tutta fascia. In attacco la situazione è quella che è: poche scelte e quasi obbligate. Retegui e Kean, che hanno trovato forse la loro collocazione ideale a Bergamo e Firenze, sono la coppia ideale per un 3-5-2, considerando che Raspadori e Chiesa (non convocato perché alla ricerca della condizione migliore e da valutare quando la troverà) sono forse più spendibili come esterni, esattamente come Zaccagni. Porte quasi definitivamente chiuse per El Shaarawy, non resta che attendere il verdetto del campo.
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