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Nations League al buio: hanno detto tutti di no

Dopo tre edizioni, la Nations League, ha perso parecchio del suo appeal. La competizione, nata per evitare incontri amichevoli che nulla toglievano o aggiungevano allo spettacolo, non ruba l’occhio né accende la passione. La cartina di tornasole arriva dalla scelta di TV e piattaforme: nessuno ha interesse a trasmettere le partite.

Nations League rimasta al buio, per ora

Cala dunque il buio, almeno sui piccoli schermi, sui destini di un torneo che ha comunque modo di proporre sfide accattivanti, mettendo sullo stesso piano le nazionali di alto lignaggio (anche in base al ranking e non solo alla storia). Oltre a Francia – Italia, che sarà l’unica sfida visibile attraverso la Rai, non vi sono offerte legate ad altro. Sky e Mediaset hanno lasciato cadere l’opzione di rinnovo. Avevano un contratto sino al 2023/2024 che non è stato rinnovato. Il mancato prolungamento, evidentemente, dipende dagli ascolti: la Nations League, che propone praticamente un teorico big match al giorno spalmato lungo la settimana, non si è dimostrato un prodotto redditizio per la raccolta pubblicitaria, scontrandosi con altri tipi programmi non calcistici.

Sembra impossibile da capire per gli amanti del pallone, ma esistono anche offerte: in particolare format generalisti che raccolgono audience, consensi e, di conseguenza, garantiscono maggiori ricavi rispetto al calcio. Non è detto, però, che il “buio” persista per tutta la durata della competizione. Una volta esaurita la fase a gironi, i round a eliminazione diretta potrebbero suscitare maggiore interesse, anche se non è garantita in assoluto la presenza di tutte le big europee.

Esiste una possibilità per gli irriducibili

Immagine | Ansa

Gli irriducibili del calcio, coloro che non riescono a fare a meno di un weekend senza il pallone, però, hanno una possibilità: la prima è laboriosa e consiste nel trovare quale canale nazionale legato a una delle due contendenti del match che interessa, trasmette la partita e poi capire se è fruibile via satellite o in streaming. La seconda via è meno complicata, ma più accessibile: UEFA TV, evidentemente consapevole delle difficoltà che sta incontrando nella cessione dei diritti audiovisivi della competizione, ha deciso di trasmettere in diretta le partite della prima fase.

Nessuna crisi di astinenza, dunque. Passando in rassegna il calendario, ecco quali partite potrebbero suscitare interesse: Portogallo – Croazia ha sempre un suo fascino, così come Serbia – Spagna, se non altro per la curiosità di vedere all’opera i due baby fenomeni che hanno trascinato la Roja in cima all’Europa. Venerdì tocca gli azzurri di Luciano Spalletti, impegnati in Francia mentre sabato propone Germania – Ungheria e Olanda – Bosnia.

 

Pasquale Luigi Pellicone

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