Una classifica inattesa dopo 90’ che lasciano in eredità i primi segnali. Particolarmente preoccupanti quelle che riguardano il Napoli, dove i conti non tornano: il tre a zero maturato al Bentegodi pesa moltissimo su Antonio Conte e il suo percorso, perché non dà l’idea dello scivolone o della giornata storta, piuttosto di un progetto complessivo da rivedere nella sua interezza prima che sia troppo tardi.
Antonio Conte torna in serie A e l’accoglienza è pessima. Ne prende tre dopo una prestazione inaccettabile per approccio, atteggiamento e personalità. Hellas Verona – Napoli doveva essere l’inizio di un nuovo corso, ma sono riemersi i fantasmi dell’ultima stagione, quella dei tre allenatori e del naufragio collettivo di una squadra incapace di rispondere alle sollecitazioni e che si scioglie alle prime difficoltà. Gli azzurri sono stati spettatori inermi di una partita che il Verona ha giocato prima con la serenità dei nervi distesi, poi con la consapevolezza di poter portare a casa partita e tre punti. Del Napoli preoccupa l’atteggiamento: le squadre di Antonio Conte si sono sempre contraddistinte per la capacità di saper restare dentro la partita. Le scuse a fine partita ai tifosi del Napoli suonano come un ulteriore campanello d’allarme.
Dopo la sconfitta la piazza ha reagito come era comprensibile attendersi: più preoccupata che arrabbiata. Anche perché Antonio Conte in conferenza stampa pre match aveva lanciato più di qualche segnale. Il tecnico, assicurano in riva al Golfo, non voleva attaccare la società ma l’effetto comunicativo ha assunto i contorni di uno tsunami. Dichiarazioni, alla luce dei risultati, perlomeno controproducenti. Anche perché l’allenatore ha avallato alcune scelte rivelatesi come il più classico dei boomerang. Quando ha cercato di mettere mano alla partita con i cambi, il tecnico si è ritrovato praticamente senza soluzioni praticabili, avendo mandato via tutti.
Resta il dubbio, legittimo, se la mestizia in conferenza stampa si sia tradotta in un messaggio di rassegnazione recepito dai calciatori e tradotto in campo dopo il gol dell’Hellas Verona, come se la sconfitta fosse qualcosa di ineluttabile. Anche le dichiarazioni su Osimhen invitano a trovare una soluzione rapida ed efficace sul mercato, anche perché Il Chelsea deve liberarsi di Lukaku quanto il Napoli del nigeriano: è assolutamente indispensabile che De Laurentiis intervenga. Serve un elemento chiarificatore dentro e fuori dal campo, prima che la situazione possa precipitare. Il rischio, sebbene siano trascorsi solo 90′ di campionato, c’è.
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