Il Napoli vince con il minimo scarto contro il Lecce tesaurizzando la rete del suo capitano ritrovato Di Lorenzo e può mettere tutta la pressione su Inter e Juventus. È presto per parlare di fuga, ma i numeri dicono che la squadra di Antonio Conte ha i numeri per arrivare sino in fondo.
Prove di fuga: i numeri di Antonio Conte
Dopo la falsa partenza a Verona, il Napoli si è subito rimesso in carreggiata esprimendo il calcio che ama il suo allenatore. Concreto, determinato, feroce nel conseguimento del risultato e solido di fronte alle difficoltà. La vittoria sul Lecce significa che un eventuale pareggio in Inter – Juventus metterà gli azzurri a più di una gara di distanza sulle dirette concorrenti e comunque qualsiasi risultato permetterà di guadagnare punti sui diretti inseguitori. Intanto, Conte si gode un meritato primato, certificato dai numeri: Ventidue punti, media di 2,4 a partita, quarta vittoria consecutiva, quinta in casa dove il Napoli ha sempre vinto. Nelle ultime sei partite, undici gol fatti e uno solo subito. Sei clean sheet stagionali su nove partite. Numeri che non si mettevano in fila dai tempi di Luciano Spalletti. Senza correre troppo, si può serenamente affermare che la ricostruzione del Napoli poggia su basi assolutamente solide. Al netto di qualche fisiologica difficoltà, la sensazione è che questi risultati siano suscettibili di miglioramento.
Napoli, adesso arriva il tempo degli esami
Difficile contestare qualcosa alla squadra prima in classifica, ma è innegabile che sia lecito attendere la controprova contro le grandi. Il Napoli è al comando dopo aver perso male contro l’Hellas Verona, pareggiato senza correre rischi con la Juventus e vincendo tutte le altre: nell’ordine, Bologna, Parma, Cagliari, Monza, Como, Empoli e Lecce. Per gli scettici, avversari battibili anche per inerzia. Altrettanto innegabile che nessuno però abbia avuto la continuità di rendimento degli azzurri bravi a sfruttare un calendario benevolo. Prima della sosta, però, la strada si fa in salita: un trittico da tappone dolomitico, compresso nel turno infrasettimanale. In dieci giorni, il Napoli andrà due volte a Milano, prima con il Milan e poi contro l’Inter, sfide inframmezzate dalla partita contro l’Atalanta. Dopo la sosta, invece, le due romane si alterneranno al Maradona. Prima la Roma, poi la trasferta a Torino, e quindi due volte contro la Lazio, prima in Coppa Italia e poi in campionato. Un filotto che dirà molto, se non tutto, su quali possano essere ruolo e ambizioni della squadra di Conte. Uscirne indenni o rafforzati, potrebbe lanciare il Napoli verso un campionato di vertice.