
Romelu Lukaku Immagine | Ansa
Lukaku e McTominay trascinano Il Napoli: 3-0 con l’Empoli per tornare in scia all’Inter. All’ombra del Vesuvio si sogna ancora lo scudetto: non è utopico, anzi diversi numeri sono a sostegno della tesi. L’efficacia del Napoli è basica. Subisce difficilmente gol e riesce a trovarli grazie alla presenza del centravanti.
Difesa di ferro: numeri da record
Per certi versi, un calcio vecchie maniere. Il Napoli si gioca la vetta grazie a numeri da record. Ha la miglior difesa d’Europa: 25 reti subite considerando Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga, e Liga. La differenza con la scorsa stagione è evidente. Alla 32esima giornata di campionato gli azzurri confermano il trend. La squadra di Antonio Conte è quella con più giornate di impermeabilità difensiva. Solo la Juventus, prima del crollo, teneva testa al Napoli che è davanti anche ad Inter e Atalanta. La solidità dell’impianto difensivo è testimoniata anche dalla capacità di saper ovviare all’assenza prolungata di Buongiorno che a questo punto del campionato ha giocato 21 partite su 32 disponibile, saltandone dunque quasi un terzo. Non poco, ma né Juan Jeus né Marin hanno demeritato.
Lukaku, attaccante e regista offensivo
L’attacco del Napoli si conferma Lukaku dipendente. I numeri del belga sono sempre più decisivi per le fortune della squadra. L’istantanea della funzione legata alla presenza del centravanti di peso nel gioco di Conte è al 18’ del primo tempo. Lukaku riceve un pallone a centrocampo, spalle alla porta. Lo controlla, lo difende e poi lo lavora a dovere chiamando a sé la difesa toscana. Nel frattempo McTominay si lancia nello spazio, dove sa che arriverà il pallone e troverà una prateria verso la porta avversaria. È stato il primo dei due assist di giornata, che si unisce anche al gol. Il belga è a quota 12 ed è in doppia cifra anche con gli assist: 10, i palloni decisivi per mandare in rete i compagni.
Scacciato via l’incubo dei secondi tempi
Al netto dei tre punti, che rientrano comunque nell’alveo della normalità, il Napoli si tiene stretta la vittoria anche e soprattutto per la prestazione del secondo tempo, quando la squadra, tornata al 4-3-3, è cresciuta senza disunirsi mostrando anche alcuni lampi di straripanza fisica. Un ottimo viatico in vista del rettilineo finale che vede gli azzurri con tre punti di ritardo ma anche con meno impegni e un calendario, almeno sulla carta più agevole. Prossima tappa, Monza, luogo ideale per spingere sull’acceleratore e provare ad accorciare nuovamente le distanze dalla capolista, che vivrà dieci giorni assai impegnativi.