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Napoli, dopo la cessione di Kvara al Psg Conte perde un’altra pedina per infortunio

Brutte notizie per il Napoli. Con lo scontro diretto contro l’Inter alle porte, deve fare i conti con un infortunio. Noie muscolari per Neres: c’è lesione e l’esterno dovrà stare fermo ai box per un po’. Dopo la cessione di Kvara, Conte perde un’altra pedina del suo scacchiere offensivo. La sua assenza potrà cambiare le sorti della volata Scudetto?

David Neres in Napoli-Udinese | ANSA / CESARE ABBATE – Footbola.it

Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il Napoli ha reso noti gli esiti degli esami strumentali a cui si è sottoposto David Neres, che nell’ultima giornata di campionato contro l’Udinese aveva dovuto abbandonare il terreno di gioco del Maradona per infortunio. Una brutta tegola per Antonio Conte, che dovrà fare a meno di lui per qualche settimana, visto che l’esterno brasiliano è il sostituto naturale di quel Khvicha Kvaratskhelia ceduto al Paris Saint-Germain nella sessione del calciomercato di riparazione invernale.

L’entità dell’infortunio, quanto starà fuori Neres?

L’esterno d’attacco del Napoli ha rimediato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra, che lo terrà fuori nelle prossime settimane. Come rivelato anche dal comunicato ufficiale del club azzurro: “Nel finale del match contro l’Udinese David Neres ha accusato un risentimento muscolare. Il calciatore azzurro si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra”.

Il Napoli non ha però specificato il grado della lesione e nemmeno i precisi tempi di recupero. Tuttavia, l’attaccante brasiliano dovrebbe restare fermo indicativamente per un tempo che va dai 15 ai 20 giorni e quindi Neres salterà sicuramente le due trasferte di Roma contro la Lazio e quella di Como contro i lariani. L’obiettivo è quello di tornare in tempo utile per scendere in campo nella sfida Scudetto contro l’Inter. Lo scontro diretto con i nerazzurri, che andrà in scena allo stadio Maradona, è in programma per il weekend di sabato 1 e domenica 2 marzo. Ma se lo stop dovesse essere più lungo, si parla anche di un mese o addirittura di 40 giorni, Neres dovrebbe saltare anche il match Scudetto.

David Neres in Napoli-Udinese | ANSA / CESARE ABBATE – Footbola.it

Okafor, Ngonge o Raspadori? È lotta a tre per prendere il posto di Neres nello scacchiere offensivo del Napoli

Con Neres costretto a fermarsi ai box per qualche partita, è quindi lotta a tre per prendere il suo posto nello scacchiere offensivo di Antonio Conte: tra i più accreditati per aggiudicarsi una maglia da titolare sull’out di sinistra ci sono Giacomo Raspadori, il belga Cyril Ngonge e il neo innesto di mercato Noah Okafor. L’attaccante svizzero, atterrato alla corte di Conte con la formula del prestito dal Milan, sembra partire un po’ più sfavorito rispetto agli altri due. In pole per l’undici titolare, tra le alternative che sta studiando il tecnico azzurro, ci sarebbe l’attaccante italiano. L’opzione più accreditata è che a sinistra agisca proprio lui, seppur a piedi invertiti: un destro che calpesta l’out di sinistra. D’altronde, come faceva anche Khvicha Kvaratskhelia prima della cessione al Psg.

Un ostacolo in più nella volata Scudetto

Il lungo stop di Neres spalanca dunque le porte a Raspadori, visto che Okafor non sembra essere ancora al meglio, anche per stessa ammissione di Conte. Ora c’è da capire se l’ex Sassuolo occuperà la stessa zona di campo lasciata vacante dall’infortunato oppure se sarà schierato come seconda punta. Non è infatti da escludere un ritorno alla difesa a tre, con un 3-5-2 come modulo, utile a fargli spazio in avanti, al fianco di Romelu Lukaku. Il Napoli e il suo allenatore sono quindi chiamati a trovare delle soluzioni alternative per sopperire all’assenza del talento brasiliano. Il diktat, nonostante gli ostacoli che si parano davanti, per il club partenopeo è chiaro: evitare di perdere punti per strada in una volata Scudetto che si preannuncia più appassionante e combattuta che mai.

Luca Piludu

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