Ultimo tentativo di De Laurentiis, anche se i paletti sul contratto potrebbero spingere l’ex ct a rifiutare. Restano in lizza Pioli, Gasperini e Italiano
Dopo una stagione sciagurata con tre allenatori (Rudi Garcia, Walter Mazzarri e Francesco Calzona), Napoli si è svegliata con un grandissimo sogno nel cuore: Antonio Conte sulla panchina degli azzurri con l’obiettivo di riportare in Champions la squadra e dare l’assalto al quarto scudetto. In fin dei conti, si sta parlando di un tecnico che, solo in Italia, ne ha vinti tre di fila con la Juventus (tre dei nove consecutivi vinti dai bianconeri) e uno con l’Inter, quello del 2021.
Aurelio De Laurentiis in queste ore si è deciso di mettere in stand by Stefano Pioli (che per gli azzurri, quindi, si sta rivelando la seconda scelta) e accelerare su Conte, che puntava ad allenare il Milan e non si aspettava questo muro da parte dei rossoneri, che non si trovano nella posizione ideale per snobbare un allenatore come l’ex ct, ma evidentemente hanno ben altre idee, pur consapevoli che se sbaglieranno il nome del nuovo tecnico, allora metteranno a rischio già adesso la prossima stagione. Ma mentre in via Aldo Rossi hanno altre idee, al Napoli adesso ci pensano davvero e i tifosi, ed è lecito sia così, sognano a occhi aperti.
Strada in salita
Certo, la strada è in salita e tortuosa, ma adesso dietro a questo percorso c’è anche una mappa con le linee guida. Il Napoli vuole fare un ultimo tentativo per provare a convincere Conte ad accettare la panchina azzurra e rilanciare il progetto di De Laurentiis, tristemente crollato sul più bello. Anche perché, è questo non si può negare, la gestione del post scudetto è stata davvero disastrosa lasciando partire Luciano Spalletti, qualche mese dopo diventato commissario tecnico della Nazionale, che guiderà ai prossimi Europei in Germania. Anche perché, e non è cosa da sottovalutare, il Napoli rischia davvero di restare fuori dalle coppe europee dopo 14 stagioni di fila. Sicuramente non un bene per le casse del club.
Delusione e sogni
Per questo motivo alle pendici del Vesuvio regna sovrana la delusione per ciò che poteva essere e non è stato e per ricaricare l’ambiente c’è soltanto una soluzione: affidarsi al miglior tecnico disponibile e consegnargli le chiavi del futuro. È un concetto che De Laurentiis continua a ripetere da giorni ai suoi collaboratori. Ecco perché adesso al Napoli si sono decisi di puntare su un allenatore top, senza nulla togliere a Pioli, che ha riportato il Milan in Champions e lo scudetto in bacheca, quello del 2022 vinto a +2 sull’Inter.
Detto questo, al Napoli adesso vogliono Conte. E non stanno cambiando idea. Sono tutti consapevoli di come l’ex ct sia la soluzione a tutti i mali, l’unico che garantirebbe un risultato eccezionale dopo il tonfo di questa stagione. Solo che la trattativa è ancora molto complicata. Il Napoli dovrebbe fare un super sforzo economico per venire incontro alla richiesta di Conte e non tutti in società sono convinti di voler rischiare.
Le strategie
L’amministratore delegato Andrea Chiavelli ha messo davanti a De Laurentiis tutte le possibili problematiche: il Napoli potrebbe rischiare un anno, ma senza la qualificazione alla prossima Champions la società andrebbe in grandissima difficoltà. E quindi l’idea sarebbe quella di offrire all’ex ct un accordo triennale, ma vincolato alla qualificazione all’Europa più nobile, con una base fissa molto più bassa rispetto alla richiesta (circa sei milioni di euro) e bonus corposi a obiettivo centrato. E, in caso di mancata Champions, il Napoli vorrebbe inserire una clausola di separazione a fronte di liquidazione già stabilita.
Detto così, i paletti per uno come Conte sono davvero troppi. Lui non aspetta altro che tornare in sella con un progetto vincente. Però, davanti a una prospettiva del genere, potrebbe decidere di restare ancora fermo e monitorare la situazione. La svolta e la fumata bianca sono lontane, ma il Napoli vuole comunque fare un ultimo tentativo. E restano in corsa anche altri tre profili. Su tutti, quello che raccoglie più consensi sembra essere appunto Pioli, che verrà esonerato dal Milan al termine del campionato. È considerato un allenatore con il giusto carattere per gestire una situazione così complessa e le competenze tecniche per rilanciare il progetto Napoli. Il secondo è Gian Piero Gasperini che, però, non sembra convinto di lavorare al fianco di De Laurentiis. Infine, Vincenzo Italiano, un anno fa erede designato di Spalletti, ma intoccabile per la Fiorentina.