Il Napoli vince da grande squadra a Firenze e si laurea campione d’inverno con 44 punti in diciannove giornate. Tre gol senza subirne su un campo difficilissimo, nonostante le assenze sulla carta pesantissime, di Kvaratskhelia e Politano. Senza due terzi del tridente, il Napoli ha sbloccato il risultato e sfruttato le sue caratteristiche migliori: impermeabilità difensiva e capacità di tesaurizzare le occasioni attaccando in campo aperto.
La trasferta di Firenze lascia in eredità la certezza di quanto sia difficile tornare in partita contro gli azzurri. Spesso è più facile subire gol, piuttosto che pareggiare i conti. In questa ottica, le soluzioni di Conte si sono rivelate all’altezza. David Neres ha sbloccato la partita, confermandosi molto più di un’alternativa al georgiano. I numeri parlano da soli e lasciano poco spazio alle interpretazioni: nelle ultime quattro partite, partite due gol e due assist per il brasiliano che si sta dimostrando un calciatore importante in grado di ritagliarsi uno spazio nello scacchiere tattico di Conte. Anche la linea arretrata, nonostante l’assenza di Buongiorno, regge grazie a un impianto collaudato e resistente. Il Napoli ha di gran lunga la miglior difesa del campionato: in generale undici partite senza subire gol e solo dodici reti al passivo. Numeri che possono giustificare ambizioni da primato anche perché il Napoli non ha mai perso in trasferta con nessuna delle grandi che ha incontrato: ha vinto a Firenze e a Milano con i rossoneri e pareggiato con l’Inter e la Juventus.
Napoli Campione d’Inverno, complice anche l’Inter, che deve giocare due partite in meno. In questo senso, al netto della scaramanzia, tutto lascia pensare che, perlomeno, la squadra si Antonio Conte possa lottare sino all’ultimo per la conquista del titolo di Campione d’Italia. Fra l’altro, il tecnico leccese, quando è vicino al bersaglio o lo ha nel mirino, difficilmente sbaglia la mira. Tre volte su tre al comando al giro di boa in campionato con la Juventus, altrettanti titoli di Campione d’Italia in bianconero. Conquistata la vetta con l’Inter nel 2021/2022, non l’ha più mollata. Soffermandosi sulla ruota di Napoli, solo Maurizio Sarri non è riuscito a confermare in primavera quanto di buono confezionato in inverno. Anche l’ultimo scudetto degli azzurri, firmato Spalletti, ha visto il Napoli girare davanti a tutti al termine del girone d’andata, esattamente come è accaduto nel 1986/1987 e nel 1989/90 quando, nell’era Maradona, il primato è stato mantenuto sino al traguardo.
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