Dopo la sconfitta subita in campionato con l’Inter, il Napoli di Spalletti era chiamato a rialzarsi e a riprendere il vincente cammino intrapreso in Europa League con il Legia Varsavia. Lo Spartak Mosca, tuttavia, è riuscito nuovamente a fermare la compagine partenopea, giocando una partita di grande sofferenza ma grande cinismo.
Una sconfitta, quella subita dal Napoli alla Otkrytie Arena, che rischia di condannare definitivamente Mertens e compagni: se la partita di giovedì sera fra Legia Varsavia e Leicester non finisse in pareggio, infatti, il Napoli scivolerebbe in terza posizione e sarebbe di fatto costretto a vincere l’ultima partita del girone. In caso contrario, la squadra di Spalletti verrebbe ufficialmente esclusa dalla seconda competizione più prestigiosa d’Europa, concludendo un pessimo percorso europeo ma potendosi definitivamente concentrare solamente sulla Serie A.
Eppure, il Napoli visto a Mosca non meriterebbe l’eliminazione prematura dall’Europa League: dopotutto, la squadra partenopea è scesa in campo con un buon atteggiamento, determinato a tenere in mano le redini del match, andando però a subire le rapide e incisive ripartenze dello Spartak Mosca, che con la doppietta del suo attaccante più talentuoso, Aleksandr Sobolev, si è portata sul 2-0 dopo appena 28 minuti. Uno shock che i partenopei non sono inizialmente riusciti a superare, con Elmas che ha segnato la rete del 2-1 soltanto al 64esimo. Troppo tardi per sperare in una rimonta che, non a caso, non è arrivata, andando quindi a condannare il Napoli alla seconda sconfitta del girone.
Una sconfitta che ha visto emergere ancora una volta i limiti difensivi del Napoli “europeo”, che, paradossalmente, in Italia può contare su uno dei reparti difensivi più solidi d’Europa: un aspetto, questo, su cui Spalletti dovrà certamente lavorare, anche se l’obbiettivo del Napoli non è andare fino in fondo in Europa League, quanto più provare a vincere lo Scudetto. Con un Napoli così, però, lo Scudetto potrebbe non arrivare nemmeno questa volta.