La prima in Copa Libertadores dei campioni d’Argentina è andata male: il Lanus è stato sconfitto in casa dal Nacional in quello che di fatto aveva già il sapore di uno spareggio per il primo posto nonostante fosse la gara inaugurale.
I problemi di condizione fisica hanno fatto la differenza: così come il San Lorenzo ha pagato caro gli 80 giorni di inattività del campionato nella trasferta del Maracanà contro il Flamengo, lo stesso è accaduto al Granate che nulla ha potuto contro un Nacional più brillante e vivo.
Il Bolso ha giocato meglio a calcio sfruttando le debolezze di un avversario che non riusciva ad impostare il suo gioco rimanendo spesso sulle gambe e protagonista in negativo con tantissimi errori individuali. Sono mancati i guizzi e gli strappi degli esterni e la precisione degli attaccanti: neanche l’ingresso di German Denis ha portato quella cattiveria in zona gol utile a riprendere una partita difficile arrivando a concludere solamente una volta con un colpo di testa in sé abbastanza pericoloso.
Dall’altra parte invece ha funzionato ancora una volta l’organizzazione tattica: non si è sentita l’inferiorità numerica in mezzo al campo ma sono stati invece fondamentali i doppi uomini sulle fasce grazie a quel 4-4-2 che è ormai diventato parte del DNA di questa squadra.
In gol uno degli acquisti più importanti dell’ultimo mercato: Hugo Silveira, arrivato dal Cerro da poco e già protagonista di 2 gol con il Nacional. La sua rete da attaccante d’area è probabilmente condizionata da un fuorigioco che l’assistente dell’arbitro poteva segnalare ma questo episodio è comunque inserito nel complesso di una partita che ha visto una supremazia netta da parte del Bolso.
Vittoria importantissima che lancia il Nacional verso un girone di successi: superata la trasferta più difficile ormai sembrano esserci pochi veri ostacoli per la qualificazione. Dall’altra parte il Lanus invece deve metabolizzare questo KO (non roboante come quello del San Lorenzo ma pesante perché arrivato alla Fortaleza) e concentrarsi sulle prossime partite in cui non potrà sbagliare un colpo. Il girone di base permette anche il lusso di un KO contro il Nacional visto che sulla carta né Zulia né Chapecoense sembrano essere avversarie temibili. Bisogna però migliorare tantissimo sul piano fisico per reggere una competizione lunga, stressante e molto competitiva.
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