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MotoGP, il record di velocità di Binder sarà superato al Mugello?

Il Gran Premio d’Italia è attesissimo anche per il possibile nuovo primato, che al momento appartiene al pilota sudafricano che lo scorso anno toccò i 366,1 km/h

Sale la tensione tricolore in vista del Gran Premio d’Italia in programma questo week end, un appuntamento storico che si corre sul celebre tracciato del Mugello. Questo circuito, con le sue curve tecniche e il lungo rettilineo principale, è teatro di spettacolari sfide di velocità. Ogni anno ci chiediamo: fino a quanto potranno spingersi le MotoGP prima di frenare alla San Donato? Negli ultimi anni, la curiosità per le velocità raggiunte al Mugello è diventata un classico del Gran Premi. L’attuale record, stabilito da Brad Binder (366,1 km/h) nella scorsa edizione, è una dimostrazione concreta di questo fenomeno.

Qual è il limite?

L’idea di raggiungere i 400 km/h al Mugello è utopia, almeno per ora. Certo è che le MotoGP attuali, con i loro motori da 1000cc, raggiungono velocità impressionanti, e in Toscana il circuito si presta particolarmente a questo tipo di primati. Vedere i 370 km/h sui monitor è una realtà invece più percorribile, anche se poi la moto deve essere frenata per impostare la curva successiva. Ma chi sarà in grado di raggiungere questa velocità? Ducati, Aprilia, KTM, Yamaha e Honda sono le case protagoniste, con i loro modelli Desmosedici, RS-GP, RC16, M1 e RC213 pronti a raccogliere la sfida.

Brad Binder
Brad Binder | Ansa – footbola.it

Brad Binder e il record al Mugello

Brad Binder ha seguito la procedura perfetta per raggiungere il record: gas spalancato, corpo in carena e una scia aerodinamica sfruttata al meglio. Ha frenato alla perfezione una volta giunto alla San Donato, sollecitando i freni in carbonio. Nonostante un Long Lap Penalty per un contatto con Alex Marquez, che lo ha visto finire undicesimo, Binder si è tolto una soddisfazione con il raggiungimento della massima velocità mai toccata con 361, km/h.

Le nuove regole dal 2027

Ma questi record sono destinati a crollare anno dopo anno? Probabilmente no, perchè dal 2027, i motori delle MotoGP passeranno da 1000cc a 850cc, riducendo così le velocità di punta e aumentando la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità dello sport. Il diametro massimo dei pistoni sarà ridotto da 81 a 75 mm, limitando ulteriormente le prestazioni. Il numero massimo di motori per pilota scenderà da sette a sei. La MotoGP utilizzerà un carburante sostenibile al 100%, rispetto al 40% dal 2024, e la capacità del serbatoio sarà ridotta da 22 a 20 litri, con 11 litri disponibili per la Tissot Sprint.

Dal 2027, l’aerodinamica sarà più strettamente controllata: la carenatura anteriore sarà ridotta di 50 mm in larghezza e lunghezza per minimizzare gli effetti aerodinamici e aumentare i sorpassi. L’aerodinamica posteriore sarà soggetta a omologazione e aggiornabile una volta a stagione per contenere i costi. I dispositivi ride-height e holeshot saranno vietati, accentuando l’importanza delle capacità dei piloti, soprattutto in partenza. I dati GPS di tutti i piloti saranno condivisi tra i team dopo ogni sessione, promuovendo l’equilibrio e migliorando le opportunità per i team meno performanti. Il sistema di concessioni introdotto nel 2023 continuerà, con tutte le Case che inizieranno la stagione nella fascia Rank B e saranno rivalutate a metà stagione.

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