Che la partita dello Stade de la Mosson fosse dura lo avevamo accennato, ma quella del Montpellier resta una grande vittoria. Niente 3 su 3 quindi per il Lione che si arrende 1-0 ai padroni di casa: la rete di Souquet interrompe la miglior partenza delle ultime 60 stagioni. Era infatti dal 1959 che nessuno aveva una differenza reti +9 dopo due giornate senza aver subito gol.
Il Montpellier trova la prima vittoria della sua Ligue 1 nella maniera migliore possibile rinfrescando il morale dei ragazzi di Der Zakarian. Ottima davvero la prova del tandem di attacco Laborde-Delort, sempre fastidiosi in fase di pressing e perfettamente in simbiosi nel dettare, uno, e servire, l’altro, i tagli verticali. Da non dimenticare affatto la prova di Jordan Ferri che, dopo 193 presenze con l’OL e il prestito al Nimes, ha onorato la partita con grande dinamismo e temperamento.
Non è stato un inizio di gara entusiasmante e le occasioni sono arrivate relativamente tardi. Les Pailladins hanno dimostrato subito grande compattezza costringendo il Lione a imbucare da subito correndo qualche rischio. Andersen e Aouar sembravano aver preso le misure quando in due passaggi hanno fatto saltare il banco dei padroni di casa, salvati dall’uscita di Géronimo Rulli su Traorè. Aouar è sembrato in grado di cambiare il ritmo di gara a suo piacimento anche quando, con un tunnel di esterno a Le Tallec, si è cercato e trovato l’unico spazio possibile per lanciarsi in campo aperto.
Der Zakarian ha preso, tuttavia, le contromisure in tempo record chiedendo a gran voce di pressare alti per soffocare le iniziative dei ragazzi di Sylvinho. Così il Montpellier ha prima trovato le sue occasioni arrivando prima al tiro con Oyongo (finito larghissimo), poi ha alzato la pressione arrivando al gol di Souquet. Una gran botta di controbalzo sulla respinta di Kone: Anthony Lopes attonito.
Nel mezzo, il rigore sbagliato da Delort e procurato da Laborde su trattenuta di Andersen con il concomitante fallo di mano di Denayer. Il palo, sul tiro potente e angolato del francoalgerino, sa più di beffa che di errore: il classico rigore ‘tirato troppo bene’. Imparabile per Lopes, ma appena largo per segnare.
Il vantaggio del Montpellier ha lasciato un segno profondo ne Les Gones e il tiro di Souquet è parso da subito più del semplice primo gol subito. Il rientro dagli spogliatoi ha portato temporaneamente una musica diversa, ma il Lione non è riuscito a concretizzare con Tousart prima dell’espulsione di Kone. Una gomitata senza logica dopo il tackle con Delort e la reazione dopo il testa a testa sono state una mannaia sulla testa dell’OL. Il nervosismo, gli interventi rabbiosi e l’aumento del numero di falli hanno fatto il gioco del Montpellier che non ha sofferto granché, se non sul pericoloso diagonale mancino di Thiago Mendes. Anzi. Proprio Delort ha sfiorato il raddoppio dopo l’ennesima imbucata di Laborde alle spalle della difesa Lyonnaise, ma ha sprecato sul più bello.
Bocciata la retroguardia dell’OL, come la maggior parte dei giocatori di Sylvinho. Andersen e Denayer sono rimasti spesso troppo piatti mostrando il fianco a uno dei tandemi più pericolosi del campionato. Calo fisiologico, forse, ma da sottolineare per il prosieguo della stagione. Il Montpellier si porta a casa 3 pt meritati e ora pensa alla trasferta di Nantes con un umore diverso.