Il Montpellier vince la seconda partita di fila dopo dieci senza vittoria e prova a tornare ai fasti di inizio stagione battendo il Lione in bello stile giocando a viso aperto senza alcun timore reverenziale nei confronti di chi si gioca il titolo. Eroe di giornata lo stesso Teiji Savanier che all’andata aveva punito Rudi Garcia con una doppietta: sono cinque le reti in campionato, di cui tre allo stesso Lione tra andata e ritorno. I padroni di casa interrompono una serie di vittorie lunga quattro partite, che diventano cinque se consideriamo la vittoria in coppa contro l’Ajaccio.
Der Zakaryan ha da subito messo pepe alla gara cercando delle falle nella seconda difesa del campionato con il fruttuoso possesso palla mediato dalla regia di Ferri e reso efficace dai continui inserimenti di Mavididi verso il centro e Ristic alle spalle di Dubois. In questo copione, Savanier e Mollet hanno recitato la parte degli intrusi trovando spazi tra le linee lionesi, spesso poco organizzate con le coperture preventive. Questo canovaccio ha portato al tiro Mollet e Delort prima del (bellissimo) gol di Savanier che, pur non essendo un gigante, ha trovato l’incornata giusta sulla trivela di Delort, all’occorrenza rifinitore. Il Lione, a parte la fulminea iniziativa di Kadewere dopo dieci secondi, registra le prime azioni degne di note dopo lo svantaggio peccando di poca aggressività e in balìa del possesso palla del Montpellier. Omlin ha dimostrato affidabilità e attenzione strozzando sul nascere lo scavetto di Paquetà e, soprattutto, bloccando ben due volte Slimani nel finale.
L’ingresso dell’algerino e, soprattutto di Cherki, hanno dato proposte offensive a Rudi Garcia dopo il secondo svantaggio firmato dal neo-entrato Wahi anche grazie alla sventurata respinta di Anthony Lopes. L’OL si è dimostrato poco aggressivo smentendo questo trend solo alla fine dei due tempi: a cavallo delle due frazioni è arrivato il pareggio di Paquetà a coronare un buon momento. Sambia si è frapposto poco prima tra Toko-Ekambi e la porta di Omlin quando tutto sembrava apparecchiato per il pareggio. L’errore dello stesso ex Villarreal in tap-in ha gettato alle ortiche le ultime chance di pareggio. Il Montpellier ha proposto e ha saputo difendersi annullando Depay e fermando sul nascere le iniziative di Aouar. Inutile commentare la sontuosa partita di Vitorino Hilton, 43 anni e un carisma che ancora oggi lo pone un gradino sopra tanti difensori del campionato. Partita pressoché perfetta nonostante avversari veloci e tecnicamente dotati.
La vittoria del PSG complica momentaneamente i piani a Rudi Garcia che dovrà affrontare il Brest nella prossima giornata potendo rifarsi approfittando della difficile sfida dei parigini contro il Monaco più bello degli ultimi tempi. Monegaschi che, vincendo contro il Lorient, arriverebbero a una sola lunghezza dallo stesso Lione. Dal lato del Montpellier, vincere questa sera riporta la speranza, ma la realtà è ancora lontana dai sogni. I 13 punti che separano Der Zakaryan dal Monaco di Kovac sono un ostacolo che impone costanza di rendimento.
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