Seconda giornata e primi verdetti del Mondiale, un grande classico. Qualche sorpresa e un buon numero di conferme lanciano verso gli ottavi già 7 squadre: Senegal, Italia, Nuova Zelanda, Uruguay, Ucraina, Francia e Argentina. Cinque nuovi nomi, invece, nella Top5 di giornata e ci buttiamo su di loro a capofitto senza troppi indugi.
Taisei Miyashiro (Giappone, Kawasaki Frontale)
Il Messico non decolla neanche nella seconda giornata e manca totalmente in concretezza contro i nipponici. Macias e Lainez si piacciono, Miyashiro si prende la scena con una doppietta iscrivendo i suoi alla corsa agli ottavi: insperati alla vigilia del torneo. Il 13 giapponese è stato spietato con due reti da bomber navigato nonostante la stazza ‘diversa’. Due diagonali ben assestati, ma soprattutto a seguito di due tagli intelligenti e segnando con due piedi diversi. Ottima sorpresa!
Alessandro Plizzari (Italia, Milan)
Per la seconda volta su due, come per Del Prato, parliamo del pacchetto arretrato degli Azzurrini, segno di solidità. Contro l’Ecuador, Plizzari è stato mattatore con i miracoli su Alvarado e Cifuentes, il rigore parato a Campana sull’1-0 e una serie di interventi che hanno dato tanta sicurezza a tutti. Dopo una stagione difficile a Terni e una da terzo al Milan, merita di tornare ai suoi livelli quantomeno con i pari età per poi tentare di spiccare il volo tra i grandi.
Liberato Cacace (Nuova Zelanda, Wellington Phoenix)
L’esame di scandinavo era atteso per la Nuova Zelanda dopo il 5-0 rifilato all’umilissimo Honduras. Cacace ha arato la fascia con propulsione da quattrocentista e la Norvegia lo ha patito, specie in combinazione con Just (che merita menzione). Sulla catena mancina hanno fatto il fuoco causando il 2-0 che, nonostante la sfortuna di Kitolano, è frutto di una continua ricerca di quella soluzione. Un gol sfiorato col piede debole e un Dahle Borchgrevink che torna a casa con la cefalea, poi, fanno il resto.
Sebastian Soto (U.S.A., Hannover)
Doppietta e prima vittoria statunitense contro la Nigeria, orfana da subito di Dele-Bashiru. Manca la prima rete di Weah, ma Soto sopperisce alla grande prima incornando la fiondata da corner di Mendez, poi con un taglio e un pallonettino soffice. Prestazione superba e da trascinatore, ma va citata anche la partita di Mendez, uno dei piedi più delicati visti finora. Potremmo averlo in questa classifica molto presto se continua cosí.
Adolfo Gaich (Argentina, San Lorenzo)
Portogallo – Argentina era lotta al primo posto in un girone che vede entrambe favorite. L’Albiceleste ha ribaltato il pronostico con solidità e anche grazie alla scarsa concretezza lusitana. Gaich ha segnato il secondo gol in 2 partite, dimostrando fiuto e incisività. Ha preso parte a tutte le azioni pericolose o quasi, più anche di Barco (a fasi alterne). In occasione del gol devia magistralmente sul secondo palo la palla di Alvarez, propizia poi un contropiede pericoloso e in parte anche la seconda rete di Perez. Ciliegina sulla torta la deviazione sulla bella punizione di Jota: sembrava sparire, ma era un dannato inganno.
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