Il talento, la tecnica, il controllo di Mbappé. Ma anche tanti errori difensivi dell’Argentina. Nel 4-3 che ha permesso alla Francia di guadagnarsi un posto nei quarti di finale c’è tanto dei Bleus, ma altrettanto dell’Albiceleste, la quale ha mostrato molte lacune difensive. Tutto questo è racchiuso nel gol del 4-2 che ha di fatto messo in discesa il match per gli uomini di Deschamps. La Francia è arrivata in porta con soltanto cinque passaggi, quello decisivo che ha aperto il campo è stato l’appoggio di Griezmann per Matuidi. Le petit diable si è mosso da centravanti, ha portato fuori il centrale argentino che lo marcava (Otamendi, non esente da colpe nell’aver scoperto troppo il campo) e ha aperto una prateria per la corsa di Matuidi, bravo a muovere subito la palla in verticale per Giroud.
Mbappé ha seguito l’azione sulla corsia destra, accentrandosi poi al momento giusto per riceve il pallone della punta del Chelsea e battere Armani sostanzialmente indisturbato. Male anche Fazio e Tagliafico: il primo non è riuscito a seguire Giroud per un errore di postura, il secondo non ha chiuso la linea su Giroud, che ha in ogni caso servito un bell’assist al compagno di squadra. Il centrocampo argentino in questa situazione non ha dato alcun supporto alla difesa, facendosi prendere subito d’infilata.
L’Uruguay batte il Portogallo e vola ai quarti di finale dove affronterà la Francia; tanti i momenti decisivi del match e anche qualche sorpresa (la Celeste subisce goal di testa). Noi, però, vogliamo soffermarci sulla prima rete, quella di Cavani che ha aperto le danze. Siamo al sesto minuto e l’attaccante del PSG riceve palla poco dopo il centrocampo; El Matador, si sa, palla al piede è pericolo perciò sarebbe meglio pressarlo nella maniera più adeguata possibile. Questo non viene fatto ed allora l’attaccante con il 21 sulle spalle cambia gioco, andando a servire Suárez sull’altro fronte; iniziano gli errori difensivi del Portogallo.
Sbaglio numero 1: Suárez va attaccato, altrimenti diventa letale nell’uno contro uno. Al talento del Barcellona viene lasciato tutto il tempo del mondo per decidere cosa fare e lui impiega veramente poco a servire Cavani che, nel frattempo, si stava inserendo sul secondo palo. E qui, arriviamo allo sbaglio numero due dove il colpevole è Guerreiro; il terzino si dimentica totalmente di Cavani e lo lascia libero di inserirsi e mettere la palla in rete. Errori inspiegabili ad inizio partita quando, in teoria, si dovrebbe essere al massimo della concentrazione. Da destra a sinistra, da sinistra a destra, ecco come l’Uruguay ha aperto la scatola Portogallo.
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