Chi dava per finito il momento d’oro del Las Palmas si sbagliava: dopo i quattro schiaffoni rimediati a San Sebastian sul campo della Real Sociedad affrontare il Real Madrid di Zidane voglioso di riscatto dopo il pari interno col Villarreal era un impegno quasi proibitivo. Eppure i canari ci hanno creduto fino all’ultimo quando Sergio Araujo, per tutti el Chino, ha messo dentro il pallone del 2-2 al termine di un’azione folle.
Un pareggio difficilissimo soprattutto perché il Real questa volta era sceso in campo con le migliori intenzioni a differenza del turno infrasettimanale scorso. Rimontare le merengues di per sé un miracolo, farlo per due volte nella stessa partita era una vera e propria impresa per un club piccolo come il Las Palmas che sembrava già aver dato il suo meglio in questa stagione.
E invece il cuore di chi se la gioca fino all’ultimo ha avuto la meglio: Tanuasu ha risposto ad Asensio, il Chino Araujo a Benzema.
Il grande risultato è stato quello di rimanere a galla, di non far dilagare una squadra predisposta alla crescita continua e devastante: gli uomini di Quique Setién hanno saputo soffrire ed osare, non affondare e andare in gol.
Sarà per l’infortunio di Ronaldo ma il Real nel finale non ha avuto la forza di tenere in pugno la gara e alla fine si è dovuto arrendere ad una squadra che mantiene la sua imbattibilità casalinga e che nelle prime 6 giornate ha a sorpresa già messo in cassaforte 10 punti nonostante il calendario le abbia messo di fronte Valencia, Siviglia e appunto il Real Madrid.
Il Barça già ne ha approfittato con la manita al Gijon, l’Athletic Bilbao ha scavalcato il Siviglia nelle gerarchie grazie allo scontro diretto e adesso si aspetta l’Atletico per capire come quanto questo 2-2 peserà sulla classifica del Real.
La certezza però rimane quella di un Las Palmas coraggioso, bello e ambizioso: un attacco che segna tantissimo e che ci prova fino all’ultimo e che sa dare linfa nuova anche ad un eterno incompiuto come il Chino Araujo che per una sera torna eroe tra la sua gente.
