Un Napoli timoroso riesce comunque a fare bottino pieno all’esordio in Champions League (1-2), in Ucraina, contro la Dinamo Kiev, allo stadio NSC Olimpiyskiy: la squadra di Sarri soffre oltremodo la compagine padrona di casa specialmente quando il direttore di gara, Collum, sventola il secondo cartellino giallo davanti la faccia di Sydorcuk, reo di aver simulato nell’area di rigore di partenopea. Milik riceve il titolo di eroe di giornata grazie alla doppietta che decide il match ma l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle due linee difensive, incredibilmente colpevoli in tutti e tre i gol.
Jorginho in gabbia – Il tecnico della Dinamo Kiev, Rebrov, ha preparato la gara impedendo che Jorginho riuscisse a fare ciò che meglio gli riesce: il metronomo di centrocampo. Ogni volta che l’italo-brasiliano riceveva la sfera era costantemente pressato da uno dei centrocampisti della squadra di casa. La scelta si è rivelata più che giusta, infatti Koulibaly ed Albiol sono stati spesso chiamati ad impostare l’azione dalle retrovie con risultati ovviamente inferiori a quelli dell’ex giocatore dell’Hellas Verona.
Difese da incubo – La prima frazione di gioco si conclude sul punteggio di 2-1 a favore degli uomini di Sarri: tutte le realizzazioni sono frutto di gravi errori difensivi. Ad aprire la saga ci ha pensato la ditta Ghoulam-Albiol: l’algerino ha concesso un facile cross a Tsygankov mentre lo spagnolo ha lasciato almeno due metri di spazio all’autore del gol, Garmash. Il primo gol di Milik, invece, deriva dall’errore di Vida che guarda solo il pallone dimenticandosi del polacco e dell’estremo difensore ucraino, Shovkovsky, che abbozza solamente un’uscita restando nel limbo e consentendo al centravanti di appoggiare facilmente di testa. Il raddoppio nasce da un errore corale piuttosto grave che permette prima a Mertens e poi all’ex Ajax di colpire la sfera indisturbati.
Seconda frazione con il brivido – Al ritorno in campo dopo l’intervallo i Partenopei iniziano con il piglio sbagliato concedendo tantissimo spazio ai giocatori della Dinamo e arretrando il proprio baricentro fino a schierarsi con un 4-1-4-1 in fase di non possesso, con Jorginho tra le linee e i due esterni offensivi arretrati fino alla linea dei centrocampisti. L’inerzia della gara sembrerebbe cambiare al 68′ quando Sydorcuk decide di abbandonare anzi tempo la contesa tuffandosi all’interno dell’area di rigore del Napoli: nulla di più sbagliato. Nonostante la superiorità numerica la squadra di Sarri subisce il pressing degli ucraini e non riesce a ripartire neanche in contropiede. L’ultima occasione per trovare il pareggio capita sui piedi di Yarmolenko che, da calcio di punizione, colpisce male il pallone spedendolo sopra la traversa e consentendo al Napoli di ottenere i primi tre punti di questa Champions League.
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