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Milan tra passato e futuro, Theo e Maignan possono partire?

Tempo di penasre al futuro a Milanello, con anche la possibilità di valutare cessioni eccellenti: sarà rinnovo o addio per i due big francesi?

La ferita brucia ancora, è inevitabile, ma guardare al futuro è l’unica cosa che il Milan può fare. Magari pensando a qualche cambiamento, anche nei nomi più importanti, quelli considerati intoccabili. Ripartendo proprio dal derby di lunedì, Mike Maignan e Theo Hernandez sono sembrati tra i più nervosi, con il terzino protagonista di uno scontro con Dumfries che gli è costato anche il rosso, mentre il portiere ha confermato una leggera flessione, apparendo non impeccabile sul gol di Marcus Thuram. Che fare con loro la prossima stagione? Se a Milanello si pensa a una mini rivoluzione, considerando l’addio ormai quasi certo di Pioli, pensare a vendere qualche big non è più utopia.

Theo Hernandez
Theo Hernandez | Ansa – footbola.it

Rinnovo o addio? Questo è il dilemma della dirigenza di via Aldo Rossi, che sta già lavorando per la prossima stagione, considerando che dopo il ko nel derby e in Europa League c’è solo da mantenere il posto in Champions League, magari riuscendo a rimanere al secondo posto, magra consolazione, ma comunque un risultato importante. Allora è già tempo di muoversi, soprattutto sotto l’aspetto degli eventuali rinnovi, perché i due francesi, ad esempio, andranno in scadenza nel 2026, e nel calcio di oggi vuol dire che sarà necessario intavolare una trattativa con largo anticipo, ed eventualmente, valutarne anche la cessione

Un futuro da scrivere

Attenzione, si parla di due assoluti big, intoccabili (sulla carta) e al centro del progetto Milan, ma che considerando la fine del ciclo di Pioli, possono essere sacrificati, in nome di un cambio di rotta per provare a risollevare il Milan. Il portiere ex Lille, riporta la Gazzetta dello Sport, sembra aver perso un po’ di fiducia nel progetto rossonero, e di conseguenza anche le sue prestazioni sembrano averne risentito. È evidente un certo calo, dopo che nell’anno dello scudetto Magic Mike ci aveva abituato a ben altro livello. Il gol subito da Thuram nel derby di lunedì è un po’ la cartina tornasole di un momento non facile, probabilmente anche a livello di testa, al di là della condizione fisica.

Testa e tranquillità che sicuramente è mancata a Theo Hernandez proprio nella sfida ai cugini di lunedì 22 aprile. Al di là della rissa nel finale con Denzel Dumfries, il terzino ha dimostrato di non trovare il ritmo, spesso nervoso, e anche la consueta connessione con Leao (a sua parziale discolpa schierato inizialmente prima punta) è venuta a mancare. Il francese era e rimane un simbolo per i rossoneri, e a Milano sta bene, però chissà che con si pensi anche a lui per fare un po’ di cassa, e cambiare il destino del Diavolo.

Tra rinnovo e progetto

Ma veniamo alle cifre. A Maignan piacerebbe arrivare a guadagnare più o meno la cifra di Rafa Leao, il giocatore più pagato della rosa, ovvero circa 7 milioni. Oggi ne percepisce 3,2, neanche la metà del portoghese, e comunque molto lontano dai big che giocano in Italia (figuriamoci nelle grandi di Europa). Insomma, non sarebbe certo una questione di soldi, però quelli aiutano, e sicuramente l’estremo difensore non disdegnerebbe portare a casa qualche euro in più per sposare nuovamente il progetto Milan.

Una situazione simile a quella vissuta da Theo Hernandez, che guadagna comunque di più del portiere, sui 4,5 milioni, ma che vorrebbe aspirare a qualcosa in più, e anche in questo caso la cifra che percepisce Leao è sicuramente quella cui aspirare. Vero è che l’attaccamento dimostrato in questi anni alla maglia fa pensare soprattutto a un discorso relativo al progetto, quello che più sta a cuore all’ex Real Madrid. .

Cosa farà la società?

E la società? Difficile comprendere come si muoverà la prossima stagione il Milan. Sarebbe già un successo conoscere chi sarà a decidere realmente (Ibrahimovic?), ma comunque la linea societaria sembra rimanere la stessa: mantenere un tetto stipendi basso e puntare sui giovani. Certo, ma dipenderà anche da chi sarà il prossimo allenatore, e che cosa pretenderà (ogni riferimento ad Antonio Conte è puramente casuale). Insomma, in questo contesto pieno di dubbi è possibile pensare anche ai due francesi lontano da Milanello, considerando anche cosa ha detto Giorgio Furlani: “Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i calciatori a decidere il loro futuro”, e chissà quindi che davanti a un’offerta irrinunciabile vedremo Theo e Mike con altre maglie.

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