Milan, ok in Coppa Italia ma per la Champions serve una impresa

3-1 alla Roma e primo gol in rossonero per Joao Felix. Serata perfetta per il Milan di Sergio Conceiçao che si assicura il passaggio alle semifinali di Coppa Italia e può guardare con maggiore serenità al futuro. I rossoneri vincono imponendo non il gioco, ancora da trovare, ma una qualità che permetterà comunque di vincere diverse partite per inerzia. E danno la sensazione di avere iniziato un percorso nuovo.

Milan, il dado è tratto: attivismo e unità di intenti

Dopo dieci partite che hanno lasciato in eredità sei vittorie, due pareggi e due sconfitte, un trofeo e il passaggio alla semifinale in Coppa Italia ma anche un inaspettato play off in Champions League,  si intravede il Milan di Sergio Conceiçao che per la prima volta vince con due gol di scarto e in modo abbastanza netto uno scontro diretto. In un mese sono cambiati metodi di allenamento e uomini, evidentemente più adatti alla idea di calcio del tecnico portoghese. Non è l’inizio di una nuova era, ma si è tracciato comunque un solco dove far attecchire idee e regole.

A livello calcistico appare all’orizzonte un nuovo progetto,  basato sul 4-2-3-1, ma la qualità di chi gioca dal primo minuto e siede in panchina, aiuta e invita all’ottimismo di riuscire a vincere diverse partite semplicemente per inerzia. Del resto, in pochi si possono permettere di lasciare in panchina Joao Felix, Leao e Gimenez per un quarto di finale di Coppa Italia e un tridente del genere in campo.

Prospettive: per la Champions serve una impresa

Gli investimenti sono stati corposi. Con queste premesse non è impensabile scalare posizioni su posizioni in campionato e tornare a pensare all’Europa che conta. Furlani, Moncada e Ibrahimovic hanno preferito anticipare i soldi da investire per non correre il rischio di ritrovarsi fuori e soprattutto senza gli introiti della grande competizione internazionale. Adesso tocca a Sergio Conceiçao che, complice anche un sorteggio che gli ha risparmiato il derby con la Juventus nei play off di Champions League, ha tempo e modo di tracciare il nuovo cammino senza la pressione legata a una sfida contro i bianconeri.

Premesso ciò, per centrare il quarto posto servirà una piccola impresa. Restano da giocare sedici partite e la storia recente della serie A racconta della necessità di toccare una quota fra i 69 e i 72 punti per la ragionevole certezza di aggrapparsi alla zona Europa. Occorrono dunque fra i 34 e i 37 punti, una media comunque altissima, molto più alta di quella tenuta sinora. Non sarà facile.

 

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