Il portoghese l’ha utilizzato parecchio nell’ultima stagione: 42 presenze, impreziosite da 12 gol e quattro assist. In passato ha realizzato una tripletta al Milan nella sfida a San Siro del novembre 2020 di Europa League
Non è un segreto di come il centravanti sia una priorità del Milan. Lo ha detto anche Paulo Fonseca l’8 luglio, nel giorno della sua presentazione. Il problema è che in giro ora ne restano pochi. Zlatan Ibrahimovic ha detto che possono essere anche due. Uno è Morata e l’altro può essere un’occasione dalla lista dei parametri zeri. Ed ecco che nelle ultime ore è spuntato quello che potrebbe essere un nuovo obiettivo per il club di via Aldo Rossi: Yusuf Yazici. Giocatore che, tra l’altro, Paulo Fonseca conosce e apprezza dopo averlo allenato due anni (tranne i sei mesi in cui Yusuf era in prestito al Trabzonspor) al Lilla. È turco, è nato nel 1997 e si è appena svincolato, appunto, dal club francese. Piace al Fenerbahce, ma c’è da scommettere che se il Milan volesse affondare il colpo non resterebbe indifferente.
Fonseca l’ha utilizzato parecchio nell’ultima stagione: 42 presenze, impreziosite da 12 gol e quattro assist. In passato ha realizzato una tripletta al Milan nella sfida a San Siro del novembre 2020 di Europa League. Insomma, sotto porta ci sa fare. Ed è per questo che i rossoneri guardano a lui con grande interesse. Anche perché Yazici è un calciatore con un pregio importante: la versatilità. Nasce trequartista, ma con l’allenatore portoghese è stato impiegato pure a destra così come da falso nove e addirittura centrocampista. È una punta adatta per tutti i modi di giocare che ha in mente Fonseca. Un jolly offensivo fondamentale.
Al Milan continuano a lavorare anche su altri fronti. Proprio perché servono rinforzi (e questo è stato un altro concetto tirato fuori da Fonseca). Da Emerson Royal a Fofana passando per Pavlovic. Ma perché qualcuno arrivi, è importante che qualcuno vada via. In partenza ci sono Ballo-Touré e Origi, che sono stati convocati con il Milan Futuro (la squadra di serie C che sarà allenata da Daniele Bonera): i due non rientrano più nel progetto dei rossoneri. Che comunque stanno lavorando al mercato in entrata. Per quanto riguarda Emerson Royal non è per niente facile trattare con il Tottenham. Gli Spurs vogliono 20 milioni di euro per il terzino brasiliano e hanno già rispedito al mittente una prima offerta di 14. Bisogna lavorare sui bonus, ma allo stesso tempo il Milan deve fare un sacrificio se non vuole perdere anche questo obiettivo.
Capitolo Pavlovic. In Inghilterra si parlava di un Newcastle pronto a versare 40 milioni di euro per Thiaw. Se così fosse davvero, il tedesco lascerebbe la nostra serie A per accasarsi nella stessa squadra di Tonali. E a quel punto il Diavolo potrebbe bussare alla porta del Salisburgo, un club con il quale i rapporti sono buoni, visto anche l’affare Okafor concluso nella passata stagione. Infine, Fofana: per lui il Milan è arrivato a 20 milioni di euro, che è poi la richiesta del Monaco. In via Aldo Rossi filtra ottimismo, ma i tifosi rossoneri non si sentono tranquillo fino a quando il centrocampista non dirà la sua. Vista l’eliminazione della Francia da Euro 2024, sconfitta 2-1 dalla Spagna in semifinale, ogni giorno è buono.
Per Morata è sceso in campo anche Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha chiamato l’ex attaccante della Juventus, al momento all’Atletico Madrid. Che domenica a Berlino, infortunio permettendo, si giocherà la finale di Euro 2024 contro una tra Inghilterra e Olanda in campo stasera. Mettiamo ordine sulla questione. Ibrahimovic, dallo scorso dicembre senior advisor di Cardinale, lo ha convinto a lasciare l’Atletico Madrid, a indossare la maglia del Milan e a tornare in Italia, il paese natale della moglie Alice. Certo, non vivrà nell’amata Torino, dove è stato negli anni trascorsi in maglia bianconera, ma di certo non avrà difficoltà di ambientamento a Milano. Tanto che la scorsa estate sembrava dovesse sbarcare all’Inter.
Morata è diventato l’obiettivo numero uno per l’attacco perché è considerato un valore aggiunto per questa rosa. Ed ecco allora che manca poco per definire il tutto. L’attuale differenza tra domanda e offerta per quel che riguarda lo stipendio non farà saltare l’affare se l’attaccante, al termine dell’Europeo, confermerà la sua decisione di lasciare Madrid per tornare in Italia. Una scelta che sembra scontata dopo il suo sfogo di lunedì (“In Spagna non c’è rispetto, per me è molto difficile essere felice nel mio Paese”) e quello della moglie Alice di ieri su Instagram. L’ingaggio di Morata in ogni caso rispetterà i parametri di via Aldo Rossi che ha fissato il tetto a 6,5 milioni netti, quelli percepiti da Rafael Leao. E anche per quel che riguarda il costo del cartellino, la cifra è abbordabile visto che Alvaro ha una clausola rescissoria da 13 milioni attivabile durante il mercato estivo.
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