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Troppo Milan per l’Austria. A Vienna è 1-5 per i rossoneri

Poco, troppo poco Austria Vienna per un Milan che gioca bene, si diverte e fa ammattire la squadra Viola. Viennesi che deludono e hanno un approccio passivo e completamente sbagliato alla partita. Suicida la decisione di Fink di togliere Tajouri per Serbest e spostare Lee sulla fascia. L’esterno libico avrebbe creato molti problemi con la sua rapidità a dei rossoneri poco rafforzati sugli esterni. Utilizzando il sudcoreano, tra l’altro fuori ruolo, ha dato la possibilità al Milan di bloccarlo senza troppa difficoltà.

L’attacco della squadra di Montella doveva essere cinico e spietato sugli errori di una difesa disattenta, per usare un eufemismo. Çalhanoğlu è stato il vero mattatore del primo tempo, capace di segnare uno splendido 0-1 che ha bucato le mani ad Hadzikic, e di servire un indisturbato Andrè Silva che per ben due volte nel giro di dieci minuti ha permesso ai suoi di arrotondare il punteggio. E nei gol del portoghese c’è lo zampino sfortunato di Kadiri. Il ghanese paga la poca esperienza a livello europeo e il fatto di essere alla prima vera stagione tra i grandi. Troppa la pressione e troppa l’emozione nel giocare contro una squadra blasonata come il Milan. Va anche detto che Westermann, che poi uscirà fine primo tempo a causa di un infortunio per lasciare il posto a Borković, non gli ha dato una grande mano.

Nella ripresa ci si aspetta una reazione d’orgoglio da parte dei padroni di casa che prontamente arriva proprio con il gol di Borković, ma è un fuoco di paglia. Gli ospiti tornano a macinare gioco e occasioni e ancora Andrè Silva, stavolta ben imbeccato da Kessiè, segna la sua tripletta e si porta a casa il pallone. Dopo poco c’è gloria anche per Suso che, appena entrato al posto di Kalinic, segna un grandissimo gol dalla distanza che chiude le ostilità sull’1-5.

Non sappiamo dove inizino i meriti del Milan e dove finiscano i demeriti dell’Austria Vienna, fatto sta che la banda di Montella ha disputato una splendida gara, ed era quello che serviva dopo la Lazio. Domenica i viennesi ospiteranno il Sankt Pölten al Prater cercando di rifarsi e imparando dai troppi disastri di questo inizio di Europa League.

Francesco Domenighini

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