Il tecnico portoghese ora rischia grosso: la società rossonera è già alla ricerca del suo successore. I nomi fanno sognare i tifosi
In casa Milan la situazione appare particolarmente delicata. Fonseca ha preso posizione, risultando finora l’unico a farlo apertamente. Le critiche sono state rivolte a diversi giocatori della rosa, mentre la dirigenza, pur dichiarando sostegno al tecnico, evita di esporsi con chiarezza. Resta da vedere quale sarà la risposta della squadra sul campo e quale sarà il clima all’interno dello spogliatoio. Una cosa è certa: il destino di Fonseca è strettamente legato ai risultati che riuscirà a ottenere. Tuttavia, se i giocatori non dovessero supportarlo, raggiungere gli obiettivi prefissati diventerebbe un’impresa molto complicata. Ed è per questo che la società rossonera sta già lavorando alla ricerca del possibile sostituto. Ecco chi potrebbe arrivare.
Chi arriva se Fonseca va via: il Milan cerca il colpo grosso
La grande distanza dalle posizioni di vertice e il pericolo concreto di mancare, dopo quattro qualificazioni consecutive, l’accesso in Champions League sono fattori centrali nelle valutazioni sull’operato dell’allenatore. A quattro mesi dall’inizio della stagione, il rendimento del Milan rimane altalenante, con prestazioni di alto livello, come quelle offerte nel derby o in casa del Real Madrid, alternate a gravi passi falsi, come il 3-3 contro il Cagliari o la deludente prova contro la Stella Rossa. A destare preoccupazione è soprattutto la fragilità difensiva, con gol spesso evitabili subiti con troppa facilità, oltre al rendimento sottotono di giocatori chiave come Theo Hernandez e Leao, due situazioni che necessitano di una rapida soluzione. Il futuro di Fonseca, però, è tutt’altro che limpido, e la società si prepara alla rivoluzione totale.
La situazione di Fonseca
Paulo Fonseca ha firmato un contratto triennale con il Milan, valido fino a giugno 2027, con uno stipendio di 2,5 milioni di euro netti a stagione. Durante questa annata, già nelle pause per le partite delle nazionali di settembre e ottobre, non sono mancate voci insistenti sul suo futuro in panchina. Nonostante le smentite ufficiali, la dirigenza rossonera ha comunque valutato alternative, concentrandosi soprattutto su profili italiani per evitare le possibili difficoltà di ambientamento che potrebbero derivare dall’arrivo di un altro tecnico straniero.
I possibili sostituti
In questo contesto, il nome che spicca su tutti è quello di Maurizio Sarri. Attualmente senza squadra dopo le dimissioni da allenatore della Lazio presentate lo scorso 13 marzo, il tecnico è in attesa di un progetto che lo convinca pienamente. Ha già declinato alcune offerte provenienti da campionati esteri, mentre la possibilità di guidare il Milan lo intrigherebbe particolarmente, soprattutto considerando il mancato approdo in rossonero nell’estate del 2015.
Decisamente meno percorribile, per quanto suggestiva, è l’ipotesi legata a Massimiliano Allegri: l’allenatore toscano è fermo dopo la turbolenta separazione con la Juventus alla fine della scorsa stagione. Negli ultimi tempi, il suo nome è stato spesso accostato a club in cerca di un nuovo tecnico tra l’immediato e il prossimo giugno, con il West Ham (dove Lopetegui resta in bilico dopo il pareggio contro il Bournemouth) e la Roma come opzioni principali.
Un’ipotesi curiosa e intrigante che si è fatta strada nelle ultime ore riguarda invece Roberto Mancini. L’ex ct della Nazionale italiana, campione d’Europa nel 2021, è stato sollevato dall’incarico con l’Arabia Saudita lo scorso 25 ottobre e sembra desideroso di rimettersi in gioco con una nuova sfida. Anche il suo nome, negli ultimi mesi, è stato spesso associato alla Roma, prima che i Friedkin decidessero di puntare su Ranieri. Mancini, pur senza confermare in modo esplicito i contatti, ha ammesso che non si è trovato un accordo sulle condizioni contrattuali.