Piace Guirassy dello Stoccarda, che sembrava dovesse venire a gennaio. Il centravanti, però, preferirebbe giocare in Premier. Le alternative sono Zirkzee (costa troppo), David e Sesko
È ormai noto, e molti lo danno già per (quasi) ufficiale, che Giroud al termine di questo campionato lascerà il Milan. La sua ultima gara in rossonero sarà nel weekend 25-26 maggio a San Siro contro la Salernitana, poi il club di via Aldo Rossi dovrà trovare al più presto un sostituto. Il futuro dei rossoneri si basa sulla scelta del nuovo allenatore e su quella del centravanti. Se si sbaglia anche solo una di queste due, anche la prossima stagione sarà difficoltosa. Tenendo presente, e questo le altre rivali non devono dimenticarlo, che l’Inter è ancora nettamente più forte delle altre, avendo già preso a parametro zero sia Zielinski sia Taremi.
Tornando al Milan, la dirigenza del Diavolo dovrà mettere sotto contratto un numero 9 titolare e non gli succede da anni. Per questo, appunto, la scelta è davvero delicata. In queste settimane sembrava essere in vantaggio David del Lilla, che piace tanto al Napoli. Poi si è parlato di Sesko del Lipsia e di Zirkzee del Bologna. Che resta l’obiettivo numero uno. Ma sull’olandese del Bologna, che costa almeno 50 milioni di euro, è alta la concorrenza di Premier, Juventus e Inter. Ecco allora che è rispuntato un nome. Si tratta di Guirassy dello Stoccarda.
Sembrava dovesse arrivare a Milanello nel mercato di gennaio, ma in realtà alla corte di Stefano Pioli è tornato Gabbia per rinforzare la difesa (visti i tanti infortuni nella retroguardia). Il club di via Aldo Rossi ha deciso poi di non spendere e, quindi, l’affare è sfumato. Ma adesso Guirassy è tornato di moda. I rossoneri hanno riallacciato i contatti e pensa a lui come opzione concreta per l’estate. Nel frattempo, il centravanti è rimasto fedele alla sua fama: ha continuato a fare gol. Tra marzo e aprile ha accelerato, tornando alle medie impressionanti dell’autunno: ha segnato in sei partite di fila e il conto dei suoi gol è salito a 25 in Bundesliga più due in Coppa di Germania.
Insomma, non ha mai dimenticato come ci si comporta nelle aree avversarie. La dirigenza rossonera non lo ha mai perso di vista. Ora guardiamo l’aspetto economico. Il giocatore ha una clausola da 17,5 milioni che invoglia mezza Europa. C’è da capire, quindi, cosa vuole fare lui. Ed è qui il problema. Il motivo? Guirassy ha sempre fatto capire di preferire la Premier, dove il calcio ha più appeal e i bonifici a fine mese pure. Se una delle sei-sette grandi inglesi chiamassero, non ci sarebbe partita: Guirassy accetterebbe. Con tutti gli altri club, però, il Milan se la gioca. E per l’attaccante, a 28 anni, dopo una vita trascorsa tra Amiens, Rennes e Stoccarda, sarebbe l’occasione della vita.
Chiunque arriverà, indosserà la maglia numero 9. Da quando diede l’addio Pippo Inzaghi più di 10 anni fa, quella maglia è stata maledetta e ha portato male a signor attaccanti come Pato, Matri, Fernando Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain e Piatek. Giroud l’ha valorizzata e ora qualcuno dovrà ereditarla. L’attaccante francese ha fallito in questi anni solo il match di ritorno, nei quarti di Europa League, contro la Roma. È partito in panchina nel derby contro l’Inter, quello che il 22 aprile ha regalato lo scudetto della seconda stella ai nerazzurri, per l’invenzione di Stefano Pioli di puntare su Rafael Leao centravanti.
E forse in quel momento Olivier ha pensato di aver fatto la scelta giusta. Di dire addio al Milan per trasferirsi negli Stati Uniti, nella Mls, per giocare con i Los Angeles Fc. L’accordo con la franchigia californiana è stato trovato da tempo. Raggiungerà la sua nuova squadra appena saranno finiti gli Europei in Germania. Probabilmente per Giroud l’ultimo grande torneo della sua carriera. Che disputerà con l’obiettivo di conquistare il titolo continentale con la Francia. Negli Stati Uniti lo aspettano i playoff, sempre se la squadra si qualificherà. Sarà un addio pesante. Ma il Milan dovrà andare oltre. Trovare l’attaccante ideale. E per farlo, dovrà investire. Il Diavolo è al bivio: ora che ha i conti in positivo, deve scegliere se gareggiare e duellare davvero investendo soldi o se vuole ancora fare la parte del comprimario. Senza puntare non solo allo scudetto, ma anche alle coppe nelle quali partecipa.
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