Il Milan, partito con grande ottimismo dopo un precampionato trionfale, si presenta alla sosta con il più pessimo degli umori. Fonseca ha perso il filo e non è riuscito a ritrovarlo nei primi 270’ di gioco. Due punti in tre partite, figli della sconfitta di Parma e di due pareggi contro Torino e Lazio arrivati sempre di rimonta. Il campionato d’agosto lascia in eredità una squadra nervosa e un allenatore quasi delegittimato. Neanche il più pessimista dei tifosi avrebbe immaginato uno scenario del genere nel post – Pioli. Un nome che potrebbe tornare improvvisamente e clamorosamente attuale.
I primi turni di campionato sono stati impietosi per Paulo Fonseca. Il tecnico del Milan non è riuscito a vincere ed è andato alla sosta con una serie di capi di imputazione. Al netto di quanto accaduto a Roma, con l’ammutinamento di Leao e Theo Hernandez, il tecnico portoghese non ha convinto né sul piano tattico né su quello della personalità. Il Milan crea gioco, ma è estremamente fragile in fase di non possesso e ha preso sei gol praticamente tutti in fotocopia. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona e l’aver insistito quasi in modo fideistico su idee e uomini ha generato il cortocircuito sfociato nelle scintille all’Olimpico. La sensazione è che il tecnico portoghese non abbia fatto breccia nello spogliatoio e generato una crisi di rigetto nella squadra. L’esonero non è una ipotesi ancora presa in considerazione, ma sicuramente l’indice di gradimento dei tifosi, già bassino, è sceso già ai minimi termini. Servirà qualcosa di molto diverso per ritrovare fiducia, compattezza necessaria per non buttare alle ortiche il nuovo progetto.
In caso di emergenza, comunque, il Milan avrebbe già una soluzione in casa. Si chiama Stefano Pioli, tecnico ancora a libro paga. L’ex allenatore capace di vincere l’ultimo scudetto della storia rossonera non ha risolto il contratto con il Milan dopo aver rifiutato l’Arabia Saudita al termine del lungo periodo di riflessione prima di dire “no” all’Al Ittihad. Resta da capire se dopo un ciclo di cinque anni e fisiologicamente chiusosi, ci siano i presupposti per ricominciare. Tecnicamente ed economicamente è fattibile, perché la scelta non andrebbe comunque ad alterare il bilancio rossonero, ma i tempi e i modi che hanno portato all’addio rendono perlomeno complicato ricucire lo strappo. Sarebbe una vera e propria soluzione da codice rosso per rianimare una squadra che ha dato più di qualche segnale di difficoltà. Per ora, resta solo una voce, con un’eco rafforzata dalla sosta, ma se Fonseca dovesse continuare a incartarsi, la voce potrebbe trasformarsi in qualcosa di più.
A gennaio la società bianconera dovrà fare i salti mortali per sopperire agli infortuni: ecco…
Si torna a giocare in campionato. Forse anche troppo. Di certo, la fine degli impegni…
Pep Guardiola ha comunicato ufficialmente la sua decisione. Il tecnico spagnolo, non lascia, anzi raddoppia.…
Il centrocampista bianconero non fa più parte dei piani di Thiago Motta e potrebbe salutare…
L’ex attaccante del Bologna saluta la Premier e torna in Serie A: Giuntoli vuole regalarlo…
L'arrivo di Hansi Flick sulla panchina del Barcellona ha generato una rivoluzione dentro e fuori…