Il diktat societario è che Paulo Fonseca non si tocca. Zlatan Ibrahimovic, braccio destro di Gerry Cardinale, cercherà di stare più vicino alla squadra
La sconfitta di Firenze, in casa della Fiorentina, ha rimesso tutto in discussione. Il Milan sembrava aver ritrovato la felicità grazie alla vittoria nel derby del 22 settembre contro l’Inter e alla possibilità di ritrovarsi al secondo posto, insieme proprio ai nerazzurri, a due punti dal Napoli prima della seconda sosta per le Nazionali impegnate nella Nations League. Tutto questo, però, non è accaduto per il ko con la Fiorentina e si ha la sensazione che il Diavolo abbia gettato al vento una grande occasione. Adesso è tutto da rifare. Sono stati giorni intensi a Milanello, per chi non è stato convocato dalle rispettive Nazionali, ma anche in via Aldo Rossi.
Il diktat societario è che Paulo Fonseca non si tocca. Zlatan Ibrahimovic, braccio destro di Gerry Cardinale, cercherà di stare più vicino alla squadra. Dovrà far sentire la sua presenza, scuotere l’ambiente. Perché in una corsa scudetto e in una corsa per il quarto posto, ultimo utile per la qualificazione in Champions (ranking Uefa permettendo, ma questo si saprà soltanto a fine stagione), non sono più ammessi passi falsi.
Ed ecco perché il Milan, nonostante gennaio e la sessione invernale di mercato siano abbastanza lontane, sta pensando a qualche rinforzo per aiutare l’allenatore portoghese a raggiungere i suoi obiettivi. Soprattutto per quanto riguarda il centrocampo, ma un’attenzione particolare si avrà anche per l’attacco e per il ruolo di esterno basso a sinistra. Analizzando la mediana, Fofana e Reijnders non hanno alternative convincenti. E, soprattutto, non si stanno fermando mai. Loftus-Cheek è recuperato per la gara di sabato con l’Udinese, ma ci momenti nei quali l’inglese si ferma per dei fastidi muscolari.
Invece, Musah non convince Fonseca nel ruolo di mediano, tanto da essere poco utilizzato rispetto alla scorsa stagione. E poi ci sarebbe Bennacer, ma il grave infortunio rimediato a inizio stagione con la sua Nazionale, l’Algeria, lo terrà out fino a primavera. E allora in via Aldo Rossi stanno pensando a Frendrup del Genoa. La richiesta iniziale dei rossoblù si aggira sui 20 milioni di euro, cinque volte la cifra che il Grifone ha pagato nell’estate 2022, ma con la formula giusta (prestito con obbligo) l’affare può andare a buon fine.
Il Milan sta analizzando anche la corsia esterna d’attacco. A destra c’è Pulisic, che non si tocca. Fino a oggi è il miglior giocatore in rosa per rendimento. Sempre presente, sempre decisivo. Non si tira mai indietro. Però, la sua alternativa è Chukwueze, che sta deludendo le attese rispetto alle prestazioni offerte nel precampionato. Nel 2023 è stato pagato poco più di 30 milioni di euro (bonus compresi) al Villarreal. Sul taccuino milanista ci sono Skov Olsen, ex Bologna, Noa Lang del Psv e Ismaila Sarr del Crystal Palace. Senza dimenticare Berardi del Sassuolo, rientrato dopo l’infortunio al tendine d’Achille che gli aveva fatto saltare Euro2024.
Infine, il vice Theo Hernandez. È la grande lacuna che ha in rosa il Milan. Adesso che sarà squalificato due turni, in rosa ci sono Terracciano e il giovane Jimenez. Gli osservatori rossoneri seguono Patrick Dorgu del Lecce. Ma il suo cartellino costa troppo. E la concorrenza è alta.
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