Il suo contratto con i rossoneri scade il 30 giugno 2026 e nessuno crede che lo rinnoverà. La stessa dirigenza di via Aldo Rossi conosce l’insidia di una trattativa
Ansia Milan per Theo Hernandez, ma questa volta non si tratta di un infortunio come accaduto a Bennacer (il centrocampista si è infortunato al polpaccio durante un allenamento con la sua Nazionale, l’Algeria, e rischia di restare fuori tre mesi), ma della condizione psico-fisica del francese. Da quando è sbarcato in Italia nel 2019, questo è il suo peggior momento. È un giocatore che sbaglia tutto, che non riesce a essere dirompente, appare svogliato e prevedibile. Oltre che con una pessima condizione. Il suo contratto con i rossoneri scade il 30 giugno 2026 e nessuno crede che lo rinnoverà. La stessa dirigenza di via Aldo Rossi conosce l’insidia di una trattativa per il rinnovo con Theo Hernandez, che forse mentalmente crede di essere all’ultima stagione a Milano e non sta riuscendo a dare tutto.
Paulo Fonseca, due pareggi e una sconfitta in tre gare di campionato, ha bisogno di lui. Già alla ripresa del campionato, quando a San Siro sabato 14 settembre ci sarà il Venezia. A preoccupare ancora di più è che questo brutto momento della sua carriera si vede anche in Nazionale, con la Francia, non soltanto con la maglia del Diavolo.
Tanto che il c.t. Didier Deschamps contro il Belgio (seconda giornata di Nations League), oltre a non puntare su Fofana (altro rossonero, entrato al 94’ al posto di Kanté) e Mbappé (subentrato in campo al minuto 67), non ha puntato neanche su Theo Hernandez. Loro tre sono stati tra i peggiori della disfatta francese, il 6 settembre al Parco dei Principi, nel match contro l’Italia (vittoria azzurra per 3-1). Quindi, c’è da recuperare un giocatore fondamentale nello scacchiere milanista. Uno dei grandi protagonisti dello scudetto 2022, ma che ormai oggi sembra un lontano parente di quel giocatore che era padrone assoluto della fascia sinistra.
Tanto che contro la Lazio, nel terzo turno di campionato, Fonseca ha deciso di tenerlo in panchina insieme a Rafael Leao (un altro calciatore che va recuperato al più presto e che appare indietro anche con la sua Nazionale, il Portogallo). Quando entrambi sono entrati, sono stati i protagonisti del 2-2 e poi hanno messo in scena la clamorosa protesta durante il cooling break: non si sono avvicinati alla panchina per ascoltare le indicazioni di Fonseca giustificando tutto sulla non necessità di dover bere perché erano appena entrati (ma Musah e Abraham, subentrato in campo con loro, il cooling break lo avevano fatto).
Come si diceva, per Theo Hernandez non è stato un inizio stagione buono. Nel primo turno di campionato, nel 2-2 con il Torino, è entrato a gara in corso, mentre con il Parma ha giocato titolare, commettendo troppi errori sui gol dei gialloblù. Così è partito ancora dalla panchina con la Lazio, per poi entrare e partecipare (con orgoglio) al 2-2 milanista. Ma al di là delle prestazioni, quello che manca in Theo Hernandez sembra la voglia di giocare. Sta attraversando un momento di appannamento, che può essere umano e comprensibile. Ma qui si ha la sensazione che la problematica da risolvere sia a livello mentale.
È un giocatore che va assolutamente recuperato. Con lui non si può fallire ed è forse arrivato il momento di un intervento di Zlatan Ibrahimovic, braccio destro di Gerry Cardinale. A dire il vero lo svedese è già intervenuto sia con lui sia con Rafael Leao, ma questa volta si richiedono parole diverse. Con più comprensione. Anche perché quando sta bene, Theo Hernandez sa fare la differenza. E questo Milan nelle tre prossime gare, tra campionato e Champions (Venezia, Liverpool e Inter), si gioca molto. Fonseca, in primis, la panchina del Diavolo. Fallire significherebbe assistere a un ribaltone clamoroso. Mai visto prima nelle prime giornate di campionato. Ecco allora perché il terzino francese va recuperato. È troppo importante per il gioco del Diavolo. Senza di lui, il gioco sarebbe anche diverso. Inoltre, cosa da non sottovalutare: al club di via Aldo Rossi manca un vero vice Theo Hernandez. Dal mercato, ancora una volta, non è arrivato nessuno in quel ruolo.
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